Putin vuole il microfono solo per sé stesso

– di MAGDA LEKIASHVILI –

Ore non si può neanche più cantare liberamente. Recentemente in Russia il canto potrebbe rappresentare il pericolo che velocizza la degenerazione della nazione. Soprattutto se si tratta del Rap. Lo dice il presidente russo Vladimir Putin, che offre la soluzione al problema: controllare attentamente il repertorio dei rapper.  L’esplosione della musica rap in Russia ha spinto il presidente russo a chiedere ai leader culturali, sabato scorso, di trovare un mezzo adatto per “guidarlo e dirigerlo”. Vladimir Putin riconosce che il tentativo di vietare il rap in Russia sarebbe probabilmente inutile, in quanto, dice lui, il rap si basa sulla protesta, che rappresenta uno dei tre pilastri di questo genere musicale accanto al “sesso e droghe”. Il presidente sarebbe preoccupato più per quest’ultimo, perché, per lui, il tema della droga è prevalente nel rap ed “è un percorso verso il degrado della nazione”.

La preoccupazione di Putin per la musica arriva dopo una serie di cancellazioni di concerti da parte dei proprietari di locali in tutto il paese che hanno evocato la censura dell’era sovietica. Il mese scorso è stato arrestato anche un rapper conosciuto come Husky, dopo aver inscenato un concerto improvvisato sul tetto di una macchina. Secondo le informazioni di Sky News, il venticinquenne che ha superato i sei milioni di visualizzazioni su YouTube, “ha messo in scena la performance dopo che un concerto programmato è stato cancellato perché i pubblici ministeri hanno ritenuto che contenesse elementi di “estremismo”. D’altronde, Husky è noto per rappare sulla povertà, corruzione e brutalità della polizia.

Husky non è l’unico a non poter cantare per il suo pubblico. Ci sono altri nomi come Gune, Fludd, Allj che a noi probabilmente non dicono nulla, ma in Russia sono cantanti famosi. Per esempio, Fludd, che ha cancellato due concerti dopo essere stato messo sotto pressione dai rappresentanti della polizia. Mentre il popolare artista hip hop Allj ha annullato uno spettacolo dopo aver ricevuto minacce di violenza.

magdalekiashvili

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