– di MAGDA LEKIASHVILI –
La tensione politica fra i due vicini, Russia e Ucraina, negli ultimi due giorni è in aumento. Il parlamento ucraino sta per decidere se introdurre o meno la legge marziale dopo aver ricevuto la conferma dal presidente Petro Poroshenko. Il presidente ucraino afferma che addotare la legge marziale non significa rispondere con il fuoco alle provocazioni. L’Ucraina non intende di mobilizzare tutte le forze militari, però vuole che si mantengano pronte. La decisione è arrivata dopo che domenica le navi russe hanno aperto il fuoco e sequestrato tre delle navi ucraine vicino alla Crimea, intensificando una situazione di stallo sullo stretto di Kerch, una via d’acqua chiave che riveste un’importanza strategica per entrambi i paesi. L’incidente segna una grave escalation delle tensioni tra le due ex repubbliche sovietiche. La Russia incolpa la parte ucraina, sottolinenando che le navi hanno violato e attraversato la frontiera navale russa. La notizia non viene confermata dagli ucraini, secondo i quali, lo spostamento delle navi era concordato con i funzionari russi.
Le cannoniere ucraine Berdyansk e Nikopol, e il rimorchiatore Yani Kapu, hanno cercato di salpare dal porto del Mar Nero di Odessa a Mariupol nel Mar d’Azov quando sono state attaccate. Dopo l’indicente si registrano alcuni feriti da parte ucraina.
Se Poroshenko vuol fare la guerra con la Russia si accomodi, che non venga a piangere da noi, dopo…