-di MAGDA LEKIASHVILI-
Il leader più famoso dell’opposizione a Mosca è stato sfidato a duello. Il politico che ha quasi raggiunto il record di arresti a forza di criticare l’attuale presidente della Russia Vladimir Putin e le sue politiche, non si è mai fermato. Alexey Navalny sia dietro le sbarre che fuori continua a usare la piattaforma digitale per informare i suoi sostenitori riguardo i “crimini” del governo russo. Stavolta le accuse hanno offeso uno stretto alleato di Putin, Viktor Zolotov, che ha promesso di fare del leader dell’opposizione una “bella bistecca succosa”.
Il mese scorso Navalny ha pubblicato un’indagine sulla presunta inflazione dei prezzi per le offerte fatte dalla Guardia Nazionale. Navalny sosteneva che la leadership della Guardia Nazionale acquistasse cibo scadente per i suoi soldati, a prezzi gonfiati, come parte di uno schema corrotto. Dopodiché ha chiamato i suoi sostenitori nelle piazze russe per protestare contro una proposta di riforma pensionistica che avrebbe innalzato l’età pensionabile per uomini e donne di cinque anni. “L’invito” di Zolotov arriva due giorni dopo che le truppe della Guardia Nazionale russa, insieme alla polizia antisommossa, hanno arrestato più di mille manifestanti, per questa protesta, in tutta la Russia. Subito dopo l’invito di Navalny alla gente di riunirsi, questi viene arrestato e messo in carcere per 30 giorni. Perciò finora non è ancora possibile raggiungerlo e chiedergli una risposta a Zolotov.
Una minaccia bizzarra da parte di Zolotov è stata pubblicata su YouTube. Zolotov, ex guardia del corpo di Putin e ora dirigente della forza militare interna della Russia, ha sfidato il leader dell’opposizione Alexei Navalny a duello durante un appello di sei minuti in cui ha negato le accuse di corruzione.
“Nessuno ti ha mai dato la sculacciata che meriti, così forte da averlo sentito nel tuo fegato. Ma ora hai incontrato il tuo avversario. Hai fatto affermazioni offensive e diffamatorie su di me. Sai che tra gli ufficiali non è accettabile perdonare questo. Da tempo immemorabile la gente schiaffeggiava il furfante e lo sfidava a duello. Signor Navalny, nessuno può impedirci di ritornare, in parte, a quelle meravigliose tradizioni. Ti sfido semplicemente a duello”, dice Zolotov.
L’apparizione di Zolotov davanti alle telecamere è insolita, visto che non è mai stato un politico attivo ed è cresciuto tra le fila dei servizi di sicurezza russi a partire dagli anni ’70. Il quotidiano britannico The Guardian dice che da parte di Vladimir Putin è stato sempre visto come una mano fedele che poteva garantire la lealtà della nuova Guardia Nazionale russa, della quale gli è stata affidata la direzione nel 2016. La collaborazione tra il presidente russo e Zolotov inizia, però, negli anni ’90, quando entrambi lavoravano a San Pietroburgo.
Il Cremlino prende le distanze dalle parole di Zolotov, affermando di non averle concordate con il presidente, ma, nello stesso tempo, non censura la dichiarazione del generale.
“Sai, a volte qualsiasi metodo possibile dovrebbe essere usato per opporsi alla diffamazione”, commenta Dmitri Peskov, portavoce di Putin.