Articolo 92: perché Mattarella non può essere accusato di attentato alla Costituzione

-di ILENIA ABBONDANZA-

Il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha rimesso il mandato a formare il nuovo Governo Lega-Movimento 5 stelle, a causa del veto posto dal Presidente Sergio Mattarella sul nome dell’euroscettico Paolo Savona per il dicastero dell’Economia. Prima di vagheggiare ipotesi di impeachment e messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica, appare opportuno e utile riesaminare quanto sancito a riguardo dal dettato costituzionale.

L’art 92 della Costituzione afferma che: “Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei Ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri”. È, quindi, il Presidente del Consiglio a proporre i nomi degli eventuali Ministri, ma è il Capo dello Stato a nominarli, tramite i “Decreti del Presidente della Repubblica” recanti la sua firma e rispetto ai quali egli si assume la piena responsabilità istituzionale. Sembra illogico, dunque, qualificare il “no” di Mattarella sul nome di un singolo Ministro come grave ingerenza, per giunta, eterodiretta da fantomatici funzionari di Bruxelles, a meno che non si voglia derubricare il ruolo del Presidente della Repubblica a quello di mero notaio.

Non è neanche la prima volta, tra l’altro, che un Capo dello Stato eserciti il suo diritto riguardo alla nomina dei Ministri. Basti ricordare, nel 1979, il veto di Pertini su Darida alla Difesa nel Governo Cossiga o, in tempi più recenti, il “no” di Napolitano a Renzi su Gratteri alla Giustizia, nel 2014. Per cui, il Presidente Mattarella, in quanto garante dell’unità nazionale e degli interessi degli italiani, ritenendo che questi ultimi avrebbero potuto essere lesi dalla scelta di Savona all’Economia (date anche le perdite in borsa e l’impennata dello spread di questi giorni), non ha fatto altro che avvalersi delle sue prerogative costituzionalmente garantite.

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