-di PASQUALE LINO SACCA’-
Il ponte sullo Stretto e la risposta dell’Unione: occupazione e sfide tecnologiche.
Le scelte di politica economica dell’Italia per risanare il proprio bilancio rischiano di non bastare se non accompagnate da incisive riforme strutturali ed infrastrutturali funzionali ad un’adeguata crescita rispetto ai maggiori interessi sui titoli di Stato. Il ponte sullo Stretto di Messina s’inserisce in questa domanda di sviluppo del paese non avulsa dal contesto dell’Europa 2020 e degli sviluppi della domanda di democrazia del Sud del Mediterraneo, in continuità con le esperienze ed i partenariati del processo di Barcellona.
Sviluppo locale e globalizzazione, conurbazione dell’area dello Stretto (Messina- Reggio Calabria), continuità territoriale tra Calabria e Sicilia, tra l’Europa del Nord e l’Europa del Sud, ponte naturale verso l’Africa, il Mar Nero ed il Caspio: il ponte è anche questo. L’Unione Europea comunica con gli altri due continenti bagnati dal Mediterraneo attraverso tre penisole, l’iberica, la balcanica e l’italica. L’Italia è particolarmente interessata, data la posizione geografica, a ridurre le distanze con i paesi mediterranei, il ponte sullo Stretto rafforza la centralità geografica dell’Italia ed avvicina Rotterdam alla Tunisia (Rotterdam-Palermo-Mazzara del Vallo- Kelibia:Cap Bon)-
Il ponte, quindi, diventa un volano per l’occupazione (sono previsti 5.000 posti di lavoro nella fase di realizzazione dell’opera), rafforza ed amplia il ruolo dell’Università sul territorio (data l’esigenza di creare nuove figure professionali), apre nuovi scenari turistici, mettendo assieme i percorsi archeologici (I bronzi di Riace, il teatro greco di Taormina e Siracusa, i Templi di Agrigento, il barocco (Modica,Noto,Ragusa) e la più vicina Malta) con le nuove tecnologie che la scienza ha fornito all’uomo per costruire il ponte. Sia verso Palermo, che verso Malta il ruolo internazionale dell’Italia nel contesto dell’integrazione Europea e Mediterranea si rafforza, non penalizzando lo sviluppo locale, che, così, esalta le tipicità del territorio ed apporta un valore aggiunto alla globalizzazione. I Fondi strutturali continuano a dare visibilità al ruolo costruttivo dell’Unione, che così non tralascia le sue aree più decentrate; In continuità, l’Europa 2020 deve contribuire ad avvicinare i popoli, internazionalizzando le loro conoscenze, abbattendo i muri e costruendo ponti, anche sul Mediterraneo.
Dalla Maratona di New York alle opportunità perdute, ma possibili.
PER GL’IMMEMORI, DISTRATTI ED ANCHE COLPEVOLI CON DOLO. Molti sono coloro che con entusiasmo riportano le economie di scala del turismo e della maratona di New York, così pure dei ponti della penisola Scandinava, del Giappone e della Cina, esaltandone la fattibilità e la resistenza ai terremoti distruttivi con riferimento alle professionalità e capacità espresse dalle imprese italiane; “Ironicamente”, ma non troppo richiamiamo un’opportunità da cogliere che riguarda lo Sport e con Esso il turismo da portare al Sud. Pertanto rileviamo: New York come Messina o Messina come New York; Sale la febbre per la maratona dello Stretto di Messina (New York). Tra poche ore la corsa più bella e famosa del mondo, giunta alla edizione numero 3 (45), travolgerà la Magna Grecia (Grande Mela). Partenza dal Ponte d’Europa (Verrazzano) e arrivo al Lungo mare di Reggio Calabria (Central Park) tra due ali di folla che inciteranno tutti, dal primo all’ultimo atleta.
Oltre 50 mila i partecipanti provenienti da 137 paesi. Con l’Italia terza nazione per numero di runners preceduta da Stati Uniti e Francia. Una corsa, dunque, che parla sempre più italiano, con 2.278 partecipanti quest’anno contro i 2.054 della scorsa edizione: il 4% dell’intero numero di corridori. Al primo posto ci sono gli Stati Uniti con oltre 35 mila concorrenti, seguiti dalla Francia con oltre 3 mila. A QUESTI SONO DA AGGIUNGERE GLI EMIRATI ARABI, L’ARABIA SAUDITA, L’AFRICA DEL NORD ED I PAESI ASIATICI MEDITERRANEI. VISTO CHE L’ITALIA E’ UN PONTE NATURALE CHE HA PRESO COSCIENZA DI COME SVILUPPARE IL SUD ED AVVICINARE GLI ALTRI DUE CONTINENTI.
Così è se vi pare
“Tra i top azzurri Daniele Meucci, campione europeo in carica di maratona, Andrea Lalli, oro continentale 2012 di cross (allenato dal campione olimpico di Atene, Stefano Baldini, che correrà anche lui), e la campionessa europea 2010 Anna Incerti. Si partirà a scaglioni dalle 9.40 del mattino di domani orario di Messina (successivamente 9,40 orario di di New York). Saranno cinque i distretti attraversati durante il percorso di gara, con la suggestiva conclusione sulla riviera calabrese (Central Park, passando per Brooklyn, il Queens e 1st Avenue) passando per Scilla”, dopo aver attraverso il Ponte d’Europa.
Coerenza e corretta informazione
Ricordiamo, a coloro che riportano i successi della ricerca, delle innovazioni nelle infrastrutture e le capacità del mondo imprenditoriale italiano di costruire bene e sicuro anche in zona terremotate di altri Paesi, di essere coerenti, documentarsi per non ripetere che il Ponte sullo Stretto non è realizzabile, mentre è stata dimostrata la fattibilità e le potenzialità di sviluppo per un Mediterraneo di Pace.
Pertanto anche la “nostra” maratona potrà essere seguita in diretta tv a partire dalle ore 15.30 italiane su Raisport ed Eurosport. Lo spettacolo è assicurato.
Pasquale Lino Saccà J. Monnet Chair ad personam E.C.