Il federalismo europeo non è un’utopia: le proposte del CIME

-di GIULIA CLARIZIA-

Ieri, 11 dicembre 2017, è stato firmato un protocollo d’intesa a titolo gratuito tra il comune di Ventotene, rappresentato dal sindaco Gerardo Santomauro, e il Consiglio Italiano del Movimento Europeo (CIME), presieduto da Pier Virgilio Dastoli.

Si è voluto ufficializzare una collaborazione che di fatto va avanti già da molti anni, quella tra il Movimento Europeo e l’isola di Ventotene, inestricabilmente legati da un impegno riguardante il processo di integrazione europea.

L’occasione per l’incontro di ieri è stata la conferenza sul futuro dell’Europa organizzata nell’ambito del progetto del Movimento Europeo “Academic Agorà for the Future of Europe” (acronimo Agorà Europe) che si è tenuta presso l’università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, nella sede di Santa Maria Capua Vetere.

Il progetto infatti prevede, tra le altre cose, una serie di incontri nelle università per discutere riguardo il futuro dell’Unione Europea, che si presenta oggi estremamente aperto a molteplici prospettive. Il dibattito è stato animato da autorevoli relatori tra accademici e rappresentanti delle istituzioni. Oltre al presidente del Movimento Europeo Pier Virgilio Dastoli e al presidente emerito della Corte Costituzionale Giuseppe Tesauro, hanno partecipato tra gli altri l’assessora al Fondi Europei e alle politiche giovanili della regione Campania Serena Angioli e il vice-direttore della rappresentanza in Italia della Commissione Europea Vito Borrelli.

Punto di partenza del dibattito è stato il documento del Consiglio Italiano del Movimento Europeo sulle proposte per il futuro dell’Europa elaborato lo scorso luglio. Il documento analizza i nodi cruciali del processo di integrazione europea ancora aperti ed offre proposte concrete ed ambiziose rifacendosi direttamente al cammino pensato a Ventotene da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann.

L’obiettivo del documento è quello di smuovere la società civile e il mondo politico italiano offrendo una prospettiva che si contrappone all’euroscetticismo dilagante. Le tematiche europee sono approcciate con uno sguardo critico nel senso costruttivo del termine. Costruire, come è opportuno si faccia nel cantiere ancora aperto al quale il CIME associa l’Unione Europea. Nel documento non si discutono solo i contenuti dei passi che l’UE dovrebbe compiere, ma anche il metodo e l’agenda con cui questi passi devono essere compiuti. In particolare, si parla di riduzione delle disuguaglianze e creazione di un welfare europeo, di conversione ecologica, della definizione di una comune politica industriale,della gestione dei flussi migratori e del diritto d’asilo, della valorizzazione delle diversità culturali e del miglioramento della sicurezza interna ed esterna.

Il passo decisivo e più complesso, resta tuttavia quello della realizzazione di una comunità federale attraverso un processo costituente che parta dal basso. Il processo di integrazione europea stesso è nato con questo obiettivo e non può e non deve sorprendere che arrivi il momento in cui si spinge per la sua realizzazione. Oggi che anche in Italia, un paese dalle forti tradizioni europeiste, stanno crescendo i consensi verso i partiti che si fanno portatori di idee sovraniste, è più che mai importante ricordare, come del resto è stato ribadito durante la giornata di ieri, che l’Unione Europea è nata per riparare ai danni comportati proprio da spinte nazionaliste e sovraniste, prima fra tutte la guerra. Se oggi ce ne siamo dimenticati, è proprio perché mai nella storia europea si è vissuto un periodo così lungo di pace e prosperità, nonostante la crisi economica che ancora sembra essere presente come uno spettro.

E a chi potrebbe replicare che oggi un progetto federalista è un’utopia, ieri il presidente Dastoli ha voluto rispondere citando il suo maestro Altiero Spinelli. Tutto si può dire degli Stati Uniti d’Europa, ma non che siano un’utopia. “Utopia” infatti significa “senza luogo”, e mai nessun progetto è stato più preciso nel definire il suo luogo, appunto, l’Europa.

È possibile leggere il documento del CIME sulle proposte per il futuro dell’Europa a questo link.

 

 

 

giuliaclarizia

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