-di MAGDA LEKIASHVILI-
Ramzan Kadyrov, l’ex ribelle separatista divenuto uomo di fiducia del Cremlino e successivamente, nel 2007, Presidente della Cecenia, ha detto di essere pronto a dimettersi, lasciando alla Russia la scelta del suo successore. Famoso per le accuse contro di lui per violazioni di diritti umani, dice che è arrivato il suo momento. Fu proprio lui a giurare di eliminare la popolazione gay per risanare la società. I media parlavano anche di cento persone, tra i 16 e i 50 anni, detenute dalle autorità cecene negli ultimi mesi. Dopo l’arresto le minoranze vengono messe nei primi campi di concentramento dedicati proprio alle persone LGBT (Lesbiche Gay Bisessuali Transgender). Novaya gazeta, il quotidiano russo dell’opposizione, porta testimonianze di brutalità e uccisioni emerse in Cecenia. La regione, che ha una popolazione in maggioranza musulmana, utilizza i campi per costringere gli omosessuali a promettere di lasciare la repubblica. Le repressioni contro gli uomini gay cominciarono dopo una marcia per i diritti dei gay nella capitale di Grozny.
Parlando alla tv nazionale russa, Rossiya, un paio di giorno fa, Kadyrov ha affermato che durante la sua presidenza c’era bisogno che persone come lui combattessero e mettessero ordine nella società. Secondo lui l’obbiettivo è stato raggiunto. La Cecenia ha ottenuto ordine e prosperità ed è giunto il momento per il cambiamento della governance nella Repubblica Cecena.
“Oggi abbiamo raggiunto ordine, rispetto e comprensione da parte della società russa, che prima di tutto, ci riconosce come cittadini della Russia. E poi, se mi viene chiesto… ci sono molte persone che sono al 100% in grado di svolgere queste funzioni al più alto livello”, dice Kadyrov.
La dichiarazione inaspettata di Kadyrov arriva quando il sessantacinquenne Putin attende la vittoria per il suo quarto mandato come presidente nelle elezioni previste a marzo. Ci si aspetta che l’ex spia del KGB vinca con una valanga di voti se sceglie di essere rieletto, ma alcuni analisti hanno affermato che la sua associazione con politici come Kadyrov, potrebbe essere sfruttata dagli avversari durante la campagna elettorale. Anche se nella gara non si è ancora visto un opponente valido, tranne Alexey Navalny, arrestato numerose volte per le sue proteste contro il governo di Putin.
La Cecenia, devastata da due guerre in cui le truppe governative hanno combattuto i ribelli indipendentisti, è stata ricostruita grazie ai generosi aiuti finanziarie provenienti dalle casse del bilancio della Russia. Perciò, la Cecenia, fino ad oggi, rimane una delle regioni più sostenute da Mosca.
La gratitudine di Kadyrov verso Vladimir Putin si vede quando descrive il presidente russo come il suo idolo e quando dichiara di mettersi a disposizione per esaudire ogni suo desiderio, qualsiasi esso sia. Durante l’intervista ha sottolineato anche di essere pronto a morire per lui.
Per il Cremlino Ramzan Kadyrov resta l’attuale capo della Cecenia, poiché è sempre un membro abbastanza coerente e determinato del circolo di Putin, condividendone le politiche e la mentalità rimane nella sua posizione. Senza il consenso del presidente russo sarebbe difficile abbandonare la guida del paese.