La Roma della giunta Raggi e quella vera

-di VALENTINA BOMBARDIERI-

La curiosità è una dote che ci ha sempre contraddistinto. Essere curiosi e cercare la verità. Senza essere convinti di averla in mano e accettando che tra il bianco e il nero ci possano essere delle sfumature di grigio. A Roma però sta accadendo una cosa strana. L’assessore Pinuccia Montanari pubblica un post su Facebook, prontamente condiviso dalla sindaca Virginia Raggi. Il post in oggetto recita: “La città è tutt’altro che in stato di abbandono. Il racconto fatto da alcune testate giornalistiche in merito alla mancata rimozione delle foglie non corrisponde alla realtà”. In allegato “la documentazione di via Acquitania, via Ascari, Via Beata Maria De Mattias, via Bonetti, via Cassia, via Chianesi, via dei Salesiani, via dell’automobilismo, via Failla, Via Galeria, via Garossi, via Gastaldi, via Licia, via Numidia, via Mar Arabico, viale Metronio, via Pannonia, Ponte Milvio, via Prenestina, via Scaparro, via Serenissima, via Tumiati, via Trionfale”. Come se Roma avesse solo ventitré vie. “Le immagini sono a disposizione dei signori giornalisti”. Le parole conclusive del post. E noi le immagini qui le riportiamo.

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A parte il fatto che la fretta può giocare brutti scherzi sul fronte dell’ortografia (Aquitania non prevede che la “q” sia preceduta dalla “c”) appare, però, opportuno spiegare alla giunta pentastellata e alle due grilline che i romani e i giornalisti possono fare anche a meno dei loro reportage. Il post infatti è stato subito preso d’assalto da quei romani “sfigati” che non hanno la fortuna di abitare nelle ventitre vie citate indicate. Che poi in realtà puoi anche abitare lì ed essere fortunato ma se lavori da un’altra parte “è tutto un cavolo”, come si dice in città.

Riportare tutte le situazioni denunciate dai cittadini sarebbe complicato per questioni di spazio però ci teniamo a fare anche noi il nostro piccolo reportage per dare voce a quei cittadini “sfigati” che tutte le mattine sono costretti a praticare la diffusissima disciplina sportiva del salto della buca, a farsi spazio tra foglie e spazzatura per passeggiare sul marciapiede (a proposito: forse è finita la congiura dei frigoriferi, ma continua quella dei materassi e, in alcuni casi, anche delle vasche da bagno o degli arredi da ufficio dismessi, video dei computer compresi). Insomma a quei cittadini che non considerano Roma composta solo da ventitre strade (alla zelante assessora sfugge che la sua capitale è ampia quasi 1.290 chilometri quadrati) e che non vedono il mondo con i magici occhiali rosa in dotazione alla giunta pentastellata, e che, ahiloro, sono tutti i giorni sono costretti a fare i conti con una realtà diversa e piuttosto faticosa.

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Valentina Bombardieri

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