Contro Carlo Giuliani parole come proiettili

 

Si fanno grandi discorsi sul degrado della politica (e del suo linguaggio). Ma il discorso più efficace è nell’esempio. Significativo quello fornito da Diego Urbisaglia, 39 anni, consigliere comunale e provinciale del Pd. Nell’anniversario della morte di Carlo Giuliani, il ragazzo morto a Genova durante i disordini del G8 del 2001, ha detto senza troppi giri di parole: “Estate 2001… ho portato le pizze tutta l’estate per aiutare i miei a pagarmi l’università e per una vacanza che avrei fatto a settembre. Guardavo quelle immagini e dentro di me tra Carlo Giuliani con un estintore in mano e un mio coetaneo in servizio di leva parteggiavo per quest’ultimo… Oggi nel 2017 che sono padre se ci fosse mio figlio dentro quella campagnola gli griderei di sparare e di prendere bene la mira… sì sono cattivo e senza cuore… ma lì c’era in ballo o la vita di uno o la vita dell’altro… estintore contro pistola… non mi mancherai Carlo Giuliani”.

Urbisaglia si è scusato ma le sue scuse puzzano di ipocrisia. Tanto per cominciare: se distribuiva pizze ad Ancona, quale consapevolezza poteva avere del clima che si respirava a Genova? Inoltre: Urbisaglia legge poco, soprattutto i giornali altrimenti avrebbe preso visione dell’intervista del capo della polizia Franco Gabrielli che quel clima (con annessi errori) ha illustrato perfettamente utilizzando una parola che i vertici dello Stato avevano accuratamente evitato parlando di Bolzaneto: tortura. Infine: un uomo pubblico (e lui lo è essendo consigliere comunale e provinciale) dovrebbe mostrare rispetto per le persone; a lui Carlo Giuliani non mancherà, ma a parte il fatto che si tratta di una giovane vita (di un suo coetaneo) spezzata, c’è chi lo ricorda ancora e piange, cioè i suoi genitori. Urbisaglia dice di aderire a un partito di centro-sinistra: un motivo in più per vergognarsi per quel che ha scritto e per il modo indegno e superficiale con il quale ha trattato una vicenda complessa (e questo dà la misura dello “spessore” del politico). Forse voleva imitare Pasolini che scrisse un noto pezzo sugli scontri di Valle Giulia. Ma di Pasolini ne abbiamo avuto uno solo, di Urbisaglia, invece, ne abbiamo tanti. Purtroppo.

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