Usa-Urss: dietro i pubblici contrasti, il realismo

-di MAGDA LEKIASHVILI-

La Russia avverte gli Stati Uniti. L’incontro tra il ministro degli Affari Esteri russo Sergey Lavrov e il Segretario di stato americano Rex Tillerson, è iniziato con un pressante invito di Mosca: il regime siriano siriano non deve essere colpito di nuovo. La Russia è infatti il più potente alleato di Bashar al-Assad.

Tillerson si trova a Mosca per i colloqui con il suo omologo russo. L’incontro è stato incentrato sui contrasti cresciuti nelle ultime settimane, a causa dell’attacco chimico contro i civili in Siria, e la successiva risposta degli Stati Uniti contro le basi aeree siriane, sgradita alla Russia. Nonostante ciò la visita de capo della diplomazia statunitense non è stata annullata. Bisogna conoscere bene “un avversario” per prefigurare le mosse future del gioco. Mosca vuole comprendere le posizioni di Washington sulle principali questioni internazionali e su quelle basi deciderà il futuro delle relazioni. Il livello di fiducia di Washington e Donald Trump, in particolare nel campo militare, sembra essere peggiorato anche se non bisogna escludere che dietro gli ultimi atteggiamenti di The Donald vi sia anche una motivazione tutta interna: smentire con scelte aggressive le accuse che voglio il presidente sostanzialmente in affari con la Russia e perciò benevolo nei confronti di Putin. Insomma, una sorta di “linea difensiva” per smontare le inchieste sul “Russiagate”. E da questo punto di vista fanno gioco le conferme di Zar Vladimir in un’intervista ai media russa.

Le relazioni tra Russia e Stati Uniti sono apparentemente tese. Apparentemente perché, poi, dall’incontro durato due ore con il presidente Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov a Mosca, Rex Tillerson pur mostrandosi preoccupato, ha adottato una linea di grande realismo che prelude a una archiviazione delle attuali scorie. Tillerson ha infatti sottolineato che le due principali potenze nucleari non possono avere rapporti così tesi. Bisogna porre fine a questo deriva, a parere del ministro. Il segretario di stato americano ha invitato il governo russo a riflettere con sul continuo sostegno al regime di Assad.

Nonostante alcuni punti di incontro fra le visioni russe e americane (per esempio volontà di indagare attraverso una commissione di inchiesta sulle ultime due stragi, quella prodotta dall’attacco chimico di Assad e l’altra legata a un bombardamento americano: volendo, l’accettazione della posizione di Mosca) ci sono ancora alcune differenze. Mentre la Russia mette la mano sul fuoco e crede saldamente all’innocenza del regime siriano, gli Stati Uniti, sono convinti che debba essere liquidato al più presto (semmai evitando gli errori commessi in Libia, in Somalia e in Iraq).

La Casa Bianca garantisce di avere le prove del fatto che l’attacco con le armi chimiche sia stato compiuto da Assad e che Mosca ne era al corrente. Il Cremlino replica parlando di “bufale” e ricordando la storia di Colin Powell e dell’antrace sbandierata come la prova provata delle responsabilità di Saddam e poi rivelatasi infondata. Le prove non sarebbero ancora sufficienti, ma è estremamente diffuso il sospetto che il governo russo aiuti quello siriano a nascondere le armi chimiche e.

I russi, al contrario, sostengono che forze oscure all’interno in Siria stanno organizzando attacchi chimici con l’obiettivo di far ricadere le responsabilità Assad: “Abbiamo informazioni confermate da numerose fonti a proposito di tali provocazioni. Stanno preparando attacchi anche in altre parti della Siria, tra cui la periferia sud di Damasco” , dice il presidente russo Vladimir Putin.

Chi è Tillerson?

Il 64enne texano Rex Tillerson ha trascorso tutta la sua carriera lavorando per una compagnia petrolifera, Exxon Mobil, prima che il presidente Donald Trump gli desse l’incarico diplomatico. Mentre i suoi critici hanno sollevato dubbi circa le sue capacità di trattare questioni di interesse nazionale, i sostenitori apprezzano molto il suo passato aziendale e sono sicuri che Tillerson darà un indirizzo nuovo alla diplomazia americana.

Tuttavia, i suoi collegamenti con la Russia sono diventati oggetto di dibattito acceso tra parlamentari degli Stati Uniti e sulla stampa americana.

Tillerson e Putin hanno avuto in passato numerosi frequentazioni. Il manager ha lavorato in Russia, supervisionando alcuni importanti contratti petroliferi, ed era noto per avere stretti legami con il presidente russo. Molto conosciuto nelle stanze del Cremlino, che gli aveva conferito l’Ordine dell’Amicizia nel 2013. Nel corso di un’audizione al Senato, prima di essere nominato Segretario di Stato, ha ammesso che l’Occidente aveva ragione di essere allarmato dall’aggressività russa, ma si rifiutò di concordare sul fatto di attribuirgli la qualifica di criminale di guerra.

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