Renzi come Colombo: “scopre” i lavori socialmente utili

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Matteo Renzi ha scoperto prima l’America e poi la maniera per risolvere il problema dell’occupazione giovanile. “Serve un lavoro di cittadinanza”, dice al “Messaggero”. Prima di parlare, però, forse avrebbe dovuto informarsi. In Italia i lavori socialmente utili sono stati introdotti il 23 luglio del 1993 con il “Protocollo sulla politica dei redditi e dell’occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno produttivo” e avevano esattamente l’obiettivo indirettamente evocato dall’ex presidente del consiglio in contestazione con la proposta grillina del reddito di cittadinanza, cioè dare una mano temporaneamente a coloro che venivano espulsi dal mercato del lavoro in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, ai disoccupati di lunga data e a coloro che il lavoro non lo avevano mai trovato. Il nome proposto è nuovo, il contenuto è vecchio. Va bene studiare l’America, ma forse converrebbe studiare anche un po’ l’Italia.

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