Telefonia: in Europa muore un balzello, il roaming

image

-di FEDERICO MARCANGELI-

Addio Roaming. Dopo tanti anni di discussione questo fastidioso costo verrà eliminato a partire dal 15 Giugno 2017. La notizia non è ancora ufficiale, ma tutte le fonti confermano. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando del sovrapprezzo che gli operatori addebitano agli utenti in caso di soggiorni all’estero. Attualmente quasi tutti i gestori prevedono dei “pacchetti” giornalieri con un costo abbastanza alto (da 1.5€ a 3€), oppure propongono degli abbonamenti All-Inclusive che comprendono anche questi “balzelli”. Dalla prossima estate queste pratiche diventeranno ufficialmente vietate ed ogni utente sarà libero di sfruttare in tutta Europa il suo piano nazionale.
La tariffa che il singolo cliente paga non potrà quindi essere maggiorata in caso di utilizzo in un paese dell’Unione Europea. La logica del mercato unico avrebbe dovuto portare a questa soluzione già molti anni fa, ma le associazioni degli operatori si sono sempre opposte (per ovvie ragioni di introiti).

Questa soluzione è stata resa possibile grazie all’imposizione di nuovi limiti per le tariffe all’ingrosso. Stiamo parlando dei costi che gli operatori sostengono in caso di soggiorno di un proprio cliente all’estero e che devono versare a quello nazionale per la copertura di rete.
Senza entrare troppo in tecnicismi, basti sapere che le spese di roaming per gli operatori sono state abbattute di circa il 90%, mentre per gli utenti sono state portate a zero. L’unico limite per il singolo utilizzatore è il cosiddetto “fair use”.
Per evitare l’acquisto massiccio di sim straniere nelle singole nazioni, sono stati introdotti dei “paletti”. Ogni scheda telefonica non potrà infatti “soggiornare” per più di 4 mesi continuativi in un territorio differente da quello di provenienza, pena l’addebito di una tariffa maggiorata.

La soluzione appare abbastanza ragionevole e serve per garantire minor concorrenza agli operatori nazionali.

Al momento le maggiori preoccupazioni riguardano i possibili aumenti delle tariffe nazionali per compensare le perdite, ma l’associazione degli operatori UE di telecomunicazioni ha rassicurato in merito. Staremo a vedere.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

Rispondi