Il libro di Tamburrano: la sinistra e la speranza

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-di MAURO MILANO-

Cari compagni…” esordisce Giuseppe Tamburrano. Oggi, a 87 anni, l’ex Presidente della Fondazione Nenni ha presentato un suo libro che doveva uscire nel 1992, ma venne bloccato dalla bufera di Tangentopoli, commissionato dalla Rizzoli che poi, convinta dai venti freddi che spiravano dal palazzo di giustizia milanese, decisero di soprassedere. Vicenda bizzarra di un bizzarro paese. La Sinistra italiana. 1892-1992, è il titolo del saggio, che ripercorre la Storia di una parte politica che ha avuto sempre un ruolo di primo piano nel nostro paese. Dalla fondazione del PSI a Genova, alle stagioni successive, Tamburrano racconta idee, passioni, speranze. Il libro è stato riproposto nella versione originale, curato con amore e attenzione da Gianna Granati. Ma, pur datato nell’ideazione, il libro non ha smarrito l’efficacia iniziale. Doveva arrivare esattamente dieci anni dopo la mostra fotografica organizzata dalla Fondazione Nenni nell’82 sul tema “Psi novant’anni di storia”. Ha visto, invece, la luce trentaquattro anni dopo. Per merito di un dinamico editore, Bibliotheka Edizioni, ultima opera della collana “Bussole” (dopo “Populismi”) curata dalla nostra Fondazione.

Nella Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato, si sono ritrovati i rappresentanti delle diverse anime della Sinistra italiana perché, come ironicamente sottolinea l’autore nel libro, persino la costruzione del nido originario, il Psi, viene favorito da una scissione.. Con Tamburrano hanno discusso il presidente delle Fondazioni Nenni e Buozzi Giorgio Benvenuto, Giuseppe Vacca presidente della Fondazione Gramsci, l’ex ministro del lavoro Cesare Salvi e i segretario del Partito Socialista, Riccardo Nencini. Era presente in sala Sergio Zavoli e hanno inviato affettuosi saluti Emanuele Macaluso e Giorgio Napolitano bloccati a casa dal malanno stagionale, l’influenza. Alla fine dell’evento Tamburrano ha ricevuto in omaggio dal sindaco di Rossano una copia del Codex Purpureus: un Evangelario miniato del V-VI sec, originario di Antiochia in Siria e custodito nel comune calabrese. Il nonno del primo cittadino fu deportato insieme a Vittoria Nenni.

È un opera che invita alla memoria” – ha detto Salvi – “andrebbe letto molto dai giovani”. Il libro infatti va dalle radici risorgimentali e mazziniane – “scelta originale” secondo Vacca – al Compromesso storico, definito sempre da Salvi “l’ultimo grande progetto politico della Prima Repubblica”. Salvi ha ricordato le conquiste importantissime della Sinistra per l’Italia, figlie pure di mediazioni: lo Statuto dei lavoratori con l’articolo 18 o la stessa Costituzione della Repubblica. Il Riformismo occidentale del Dopoguerra ha prodotto crescita e occupazione, ha costruito uno Stato sociale. Poi, di fronte alle crisi successive – è stato osservato dall’ex ministro – ha avuto un comportamento troppo “pavido” di fronte alle soluzioni neo-liberiste. Oggi appare in crisi, ma può avere ancora degli spazi. Salvi ha fatto l’esempio di Corbyn e Sanders, 67 e 75 anni e del loro successo tra i giovani.

Secondo Vacca, presidente della Fondazione Istituto Gramsci, il libro “voleva andare in direzione dell’unità della Sinistra”, in un’epoca in cui già l’URSS e il PCI non c’erano più. Tamburrano, a parere di Vacca, illustra bene il “paradosso” del comunismo italiano. Nonostante il fattore K, il partito faceva un’opposizione consociativa e costruttiva e amministrava le realtà locali in maniera socialdemocratica. Vacca ha elogiato anche la parte sul ’56, “trattato sine ira et studio” nell’opera.

Il senatore Nencini ha notato “due nodi” nella Storia della Sinistra italiana: l’opposizione al movimento operaio – e a quello cattolico – nell’unità d’Italia e l’industrializzazione che è arrivata in ritardo. “I partiti oggi non hanno esaurito il loro ruolo” secondo Nencini, “lo hanno esaurito i partiti tradizionali”. Ha fatto l’esempio di Syriza in Grecia e del Movimento 5 Stelle in Italia, come di nuovi tipi di forze politiche.

Il libro può servire da stimolo nello scenario di oggi”, ha detto il presidente Benvenuto. “La Sinistra non è più capace di rinnovare, ma ci sono ancora degli spazi a Sinistra”. Le domande di libertà e di solidarietà, di un’economia al servizio dell’uomo, sono forti tra i giovani. E la Sinistra che ha cercato di chiudere col passato deve guardare di nuovo ai vecchi ideali. Leggendo libri come questo, può ritrovare fiducia nel futuro. “Non serve il rimpianto” ha ammonito Benvenuto, ma servono “azione e volontà.”

antoniomaglie

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