-di ANTONIO MAGLIE-
Questo Paese ha conosciuto grandi tragedie e spesso è riuscito a superarle perché, per quanto ammaccato, per quanto impoverito dalla crisi, ha qualità straordinarie che emergono proprio nei momenti difficili. Ma dubitiamo che riuscirà a uscire indenne dai disastri che un ceto politico superficiale e impreparato ma, purtroppo, dotato di uno strumento di comunicazione potente e pervasivo come il web, può produrre distribuendo parole in libertà, trasformando vere e proprie sciocchezze non in semplici notizie, ma addirittura in verità scientificamente verificate solo nel proprio box-auto con la cassetta degli attrezzi acquistata dal ferramenta all’angolo della strada.
L’Italia tutta vive col fiato sospeso da almeno due mesi e non solo perché da Nord a Sud vengono avvertiti i colpi delle scosse sismiche che hanno devastato un’area vastissima che va Amatrice a Norcia. Tutta l’Italia si interroga sulle condizioni di persone fiaccate dai lutti, dalla perdita delle proprie cose e dalla paura che non ti abbandona nemmeno per un attimo nel corso della giornata.
In questa Italia che combatte contro un nemico invisibile e perciò anche invincibile, la senatrice Enza Blundo eletta nelle liste del Movimento 5 stelle ha avuto modo, appena ridestatasi, di confezionare per gli utenti del web questo singolare pensiero: “Il Tg1 apre dichiarando una scossa del 7,1 e poi la declassa a 6,1, ancora menzogne per interessi economici di governo!!! Anche il terremoto che ha distrutto L’Aquila fu “addomesticato a 5,8… Il tutto per non risarcire i danneggiati al 100%”. Si tratta, ovviamente, di una bufala sesquipedale perché non è la magnitudo che fa la differenza ma la capacità del sisma di produrre danni.
Dopo essere stata scaricata dai suoi stessi compagni di partito, la nostra senatrice ha cambiato registro e scaricato la colpa sui media. La signora di lavoro giornalistico, in particolare del lavoro degli inviati, non sa ovviamente nulla avendo fatto la maestra elementare con la matita rossa e blù a Castel di Sangro. Non sa nulla di “fonti”, di concitazione dei momenti, non sa nulla dei tempi di chiusura che incombono e che sono sempre troppo stretti. Sa solo di dover produrre delle parole a beneficio di qualcuno che poi solleticherà la sua vanità con un bel “mi piace” e che, al suo pari, non si chiederà se quel che dice corrisponde al vero o se, al contrario, si tratta di una liberissima e personalissima interpretazione della realtà.
In ogni caso, alla signora vorremmo dire che oltre al Tg1 ci sono anche altre fonti di informazione e alle 8 del mattino l’Ansa, citando l’Istituto Nazionale di Geofisica a Vulcanologia, fissava la magnitudo a 6,1 correggendola a 6,5 un’oretta dopo sempre su indicazione dell’Ingv. In conclusione alla senatrice consiglieremmo di scrivere un po’ meno e di leggere e informarsi un po’ di più. E di portare rispetto nei confronti di chi si trova in questo momento ad affrontare problemi più seri di quelli enumerati nei suoi strampalati interventi sul web.