-di SANDRO ROAZZI-
Traballa la domanda interna e gli indicatori economici si spostano verso il grigio. E’ quello che avviene nell’area euro con il Pil allo 0,3% in rallentamento. Stessa musica per l’Italia con la produzione industriale che inanella il secondo segno meno consecutivo a giugno (-0,4% su maggio) e sul piano tendenziale si ritrae dell’un per cento. Ma non e’ finita, le previsioni danno per l’immediato futuro un ulteriore calo dell’andamento economico complessivo, sia pure meno pronunciato del periodo alle spalle. Si procede a vista, quindi lentamente. Ed ancora una volta dipendiamo da cio’ che avviene al di fuori nei nostri confini. E il nostro export, se regge in Europa (meno male), risulta debole nei confronti delle aree extraUe. Estero…come Bce, specie per le flebili speranze che la continua iniezione di liquidita’ possa vivacizzare gli investimenti. Essenziali in molti settori, ma in particolare nelle costruzioni che dopo un risveglio ad aprile sembrano nuovamente succubi del clima generale di incertezza.
La produzione segna il passo e questa volta trascina con sé anche quella di autoveicoli, finora lanciatissima ma comunque sempre in territorio positivo nel semestre. Non migliore sorte quella dei beni durevoli che fanno pensare ad una contrazione degli acquisti di questo tipo da parte delle famiglie dopo un interessante incremento nei mesi scorsi. Torna la prudenza quando i calcoli sul futuro si fanno piu’ difficili. In compenso si conferma il migliore momento dell’occupazione, come sostenuto anche dalla Bce ed in questo contesto non e’ poco. Ma siamo troppo lenti: anche l’inflazione, o meglio la strisciante deflazione, e’ ai livelli piu’ bassi in Europa, tanto da far dire al Governatore di Bankitalia che la cura di cui ha bisogno la nostra economia e’ una sola: crescita. Consoliamoci nel frattempo con gli arrivi dei turisti stranieri. Non spenderanno molto ma apprezzano in buon numero le nostre bellezze. Secondo la Cna sotto gli ombrelloni delle spiagge italiane, con la Sardegna sugli scudi, si registra un incremento del 5,4% di presenze straniere. Very Good.