-di VALENTINA BOMBARDIERI-
Maria Vittoria Tommassi è la nipote di Pietro Nenni. Ieri sera, quando è successo l’attentato a Nizza, si trovava sulla Promenade a vedere i fuochi di artificio. L’abbiamo raggiunta telefonicamente per cercare di capire che cosa è successo e che aria si respira nella patria della Libertà, ancora una volta dilaniata dalla follia di un pazzo.
Maria Vittoria ieri dove ti trovavi quando è successo l’attentato?
Mi trovavo sulla Promenade a vedere i fuochi d’artificio, però ero dalla parte della Messa, quindi diciamo che ero lontana. Li per lì non mi sono accorta di niente.
Che aria si respira in città? Come vive la Francia questo momento?
Io sono a duecento metri da dove è successo, non so dirti che aria si respira in città perché non sono ancora uscita. Abbiamo l’obbligo di rimanere in casa, hanno decretato lo stato di emergenza. Anche se oggi c’è il mercato, le attività sono iniziate normalmente. Ancora la dinamica non è chiara. Le notizie sono molte frammentarie. L’attentatore so che era di Nizza, non so se era solo. Quello che è certo è che siamo tutti sconvolti perché nessuno si aspettava una cosa del genere.
Il 14 luglio per la Francia è una data-simbolo, un po’ come per noi è (o dovrebbe essere) il 25 aprile: il fatto che sia stata “sporcata” con tanto sangue che reazioni provocherà nell’opinione pubblica francese?
Il 14 luglio è una festa per la Francia, una festa dove si va con i bambini. Le strade e le spiagge erano piene di famiglie, di persone che volevano semplicemente godersi la festa e i fuochi d’artificio. Nessuno si aspettava una cosa del genere. Siamo stravolti. Ieri era una giornata simbolica, è una festa. Tutti escono, stanno insieme, si fanno i pic-nic è una tradizione. Non hanno sporcato la festa, hanno sporcato la Francia.
Appena finito l’Europeo sembrava scampato il rischio attentati, invece non è stato così. A neanche una settimana dalla finale, i terroristi si sono ripresentati.
Qui ci sono state molto persone per gli Europei e non è successo nulla. Per questo nessuno si aspettava che succedesse ieri, soprattutto a Nizza, forse se lo aspettavano più a Parigi.
A tuo parere, perché la Francia?
Non lo so. È un paese pieno di immigrati, il terrorista viveva a Nizza, immigrato di terza generazione. Non so perché la Francia, non mi sembra abbia una politica aggressiva, gli immigrati sono trattati bene. Francia vuol dire libertà, non riesco a capire perché questo accanimento. In questo modo brutale, sicuramente deve esserci un disegno, io non so spiegarmelo.