Renzi si scopre generoso con le periferie

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Così Matteo Renzi a commento della visita della sindaca di Roma, Virginia Raggi, a Tor Bella Monaca, quartiere molto problematico della capitale: “Io non condivido che il Pd si sia ricordato delle periferie qualche giorno prima delle comunali. Io non vado a fare comparsate show in periferia, noi abbiamo messo dei soldi per le periferie: 100 milioni per gli impianti sportivi, 500 milioni nella legge di stabilità ai comuni per le periferie. Questo serve non che faccio le giratine in periferia per far vedere che mi occupo di periferie”. Punto primo: in politica serve tutto, anche le “giratine”, soprattutto a un presidente del Consiglio che di Roma conosce soltanto i pochi chilometri quadrati occupati dai palazzi del potere. Punto secondo: se il Pd, erede anche di quel Pci che spopolava nelle borgate (ma Renzi evidentemente questo non lo sa perché o non era nato o era troppo ragazzino) adesso viene votato nelle circoscrizioni centrali (Parioli compreso che non è mai stato un quartiere di sinistra, anzi) ma dalla Magliana a Centocelle, dal Trullo al Tiburtino non prende voti un motivo ci sarà e una certa “lontananza” del suo partito non sarebbe da escludere. Punto terzo: caro Renzi, i soldi per le periferie non ce li metti tu, ce li mettono i cittadini che pagano le tasse comprese le addizionali locali che a Roma sono più alte che nel resto del Paese. Dunque, non fai nessun regalo, non compi nessun atto di generosità, ma solo il tuo modesto e forse insufficiente dovere. E una “giratina” per le periferie semmai senza avvisare preventivamente l’Ama e il Campidoglio, sarebbe utile per capire quanto sia insufficiente il dovere sin qui compiuto.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

One thought on “Renzi si scopre generoso con le periferie

  1. Condivido in pieno! Odio i politici che anziché realizzare progetti, dopo averci levato tanti soldi di tasse ed averne trattenuti la gran parte ci dicono ” abbiamo messo i soldi” per fare cosa? Saranno sufficienti? Si preoccupano solo di avere le carte a posto e poi si disinteressano delle opere ferme a metà, del sistema delle varianti che fanno esplodere i costi, ecc. Propaganda sui furbetti del cartellino che hanno imparato il mestiere dai parlamentari pianisti che votano anche per gli assenti a dalla scarsa presenza nei parlamenti italiano ed europeo. E cosa dire delle numerose inutili riunioni delle commissioni, anche nei comuni, solo per riscuotere gettoni per avere uno stipendio senza lavorare. Tuonano contro l’antipolitica, ma l’antipolitica sono i loro cattivi esempi!

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