-di ANTONELLO DI MARIO-
Piena sintonia tra Carmelo Barbagallo e Giorgio Benvenuto sulla risposta che i corpi intermedi, tra cui c’è anche il sindacato, devono dare all’avanzata dei populismi. “Occorre dare risposte precise alla gente che soffre la crisi economica, affinchè non si spenga la speranza per il domani” ha detto il segretario generale della Uil. “Oltre all’essere e al dire, bisogna fare” ha sottolineato il presidente della Fondazione Pietro Nenni.
La coincidenza di prospettiva è stata indicata nel corso della presentazione della ricerca “Populismi” di Jakob Schworer (con la traduzione di Giulia Bianchi), edito da Biblioteca Edizioni, collana Bussole diretta dalla Fondazione Pietro Nenni, in collaborazione con la Fondazione Bruno Buozzi.
L’evento di approfondimento si è tenuto nella sala Buozzi, nella sede confederale della Uil ed oltre a Benvenuto, Barbagallo e Schworer, hanno preso parte al dibattito il giornalista Michael Braun, il senatore Walter Tocci ed il professor Cesare Salvi.
Carmelo Barbagallo, nel suo intervento conclusivo, ha espresso un’idea precisa sull’esito dei ballottaggi delle elezioni amministrative di domenica scorsa: “La discontinuità – ha detto il leader della Uil- può essere un elemento per ridare slancio alle amministrazioni comunali”.
La discontinuità, se viene intesa come cambio della maggioranza del governo degli enti locali, che si è formata senza un progetto connesso ai problemi reali, ma sulla sola critica, aldilà del successo elettorale, sarà ricordata come una delle tante battute del grillo.