Un giudice del tribunale civile di Roma, invitato dalla figlia di Ezra Pound, a decidere se il richiamo dell’organizzazione politica Casa Pound, al nome del padre non rappresenti un vulnus per l’onorabilità del poeta morto nel 1972, ha chiesto alla Direzione centrale della polizia di prevenzione, un rapporto sulle “caratteristiche” del movimento che si è recentemente legato a Matteo Salvini e alla Lega Nord con un patto elettorale. La risposta è semplice: Casa Pound aiuta i più deboli. Insomma, è quasi una organizzazione di boy scout. Quali siano i riferimenti politico-culturali-ideologici del movimento sono noti a tutti. Altrettanto nota, soprattutto a chi è chiamato ad applicare la legge, dovrebbe essere la dodicesima disposizione finale e transitoria della Costituzione: “E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Casa Pound non sembra aver mai negato i suoi profondi legami a quella ideologia. Pertanto rientra a pieno titolo nella previsione della norma. Che non risulta essere mai stata cancellata da quel Parlamento in cui il ministro dell’interno, Angelino Alfano, siede da ben quattro legislature.