VOLTAIRE E AL-BAGHDADI

libia-mappa-cartina-tobruk-tripoli-stato-islamico-italia-corriere-k-GIUSEPPE TAMBURRANO-

Chi ha avuto la pazienza di leggere i miei, peraltro brevi, articoli, ha notato, suppongo, l’insistenza sul problema politico-militare che sta dietro ai tragici sbarchi dei gommoni pieni di fuggiaschi di tutte le età dalla povertà, dalla violenza e dalla guerra. Ho chiesto di distruggere i barconi e arrestare gli scafisti e soprattutto di operare un intervento militare coordinato (o no! se l’Europa si fa indietro) al livello comunitario e con l’approvazione o meno dell’ONU (Bush ne fece a meno). Lo scopo: far cessare il traffico omicida, soprattutto di bambini, e tenere l’Isis lontano dalle coste libiche e tunisine dalle quali è possibile lanciare missili fino a Roma.

Oggi la conferma di questi miei timori viene dall’Isis stesso e chi come Renzi ha fatto spallucce alla tesi dell’intervento (dopo aver alluso all’ipotesi di inviare soldati italiani in Libia) ha dovuto prendere atto che ufficialmente l’Isis ha in programma di occupare le coste libiche e tunisine per fare la “marcia su Roma”.

Quanto si è scritto sul fenomeno islamico; eppure loro sono chiari: l’Occidente è responsabile , fin dalle Crociate, di occupazioni, colonizzazioni, interventi militari , sfruttamento di risorse in molte zone islamiche (sciite e sunnite). L’Islam è la vera e unica religione e in ogni modo la più numerosa e il cattolico è un infedele.

Vi è materia per una contro crociata. Gli uomini (e le donne) vi sono, compresi giovani provenienti dai paesi occidentali, in barba agli insegnamenti di Voltaire; le armi sono in abbondanza con i missili di Gheddafi. E così ufficialmente l’Isis dichiara che punta su Roma.

E noi che facciamo? Tornerà la buona stagione e, se non avremo ancora preso una decisione, avremo di nuovo i barconi e i cadaveri in mare?

L’indifferenza del governo è gravissima: come lo è quella europea; ma il problema è soprattutto nostro. Si vis pacem, para bellum.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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