Diciassette giorni or sono ho pubblicato su questo blog un pezzo intitolato “Una nuova spedizione in Libia” nel quale, tenendo conto del fallimento dell’operazione europea Triton chiedevo a Renzi di pretendere dall’Europa un intervento più incisivo. Sembra che egli abbia alluso ad un eventuale “invio di forze di peace keeping italiane”. E’ stata una rodomontata ignorata dai giornali come il Corriere della Sera?
Ignoravo questa vaga presa di posizione del Presidente del Consiglio . Ma che seguito essa ha avuto? Nessuno: il numero dei morti nel Mediterraneo cresce in modo tragico, ma l’Europa non si muove. Gli estremisti islamici hanno annunciato che terroristi si mescoleranno ai migranti e si sparpaglieranno per l’Europa per compiere stragi come a Parigi. Hanno inoltre precisato che i missili di Gheddafi nelle loro mani, se lanciati dalla Tunisia, raggiungono Roma. (Gheddafi lanciò nel 1986 missili “dimostrativi” sulla spiaggia di Lampedusa!).
Che l’Isis sia capace di imbarcare terroristi nei barconi di migranti e di lanciare missili sul territorio italiano è cosa assolutamente certa: li conosciamo.
Dobbiamo assistere inerti a questa escalation di morti in mare e di minacce terribilmente serie? Terribilmente serie perché le forze dell’Isis si stanno avvicinando a Tripoli e dispongono dei mezzi nucleari dell’arsenale di Gheddafi.
Qui si parrà la tua “nobilitate”, presidente Renzi. Obama bombarda l’Isis in Iraq; così fa la Giordania. Probabilmente arriveranno forze di terra USA al confine curdo con la Turchia. E noi non sappiamo usare i nostri mezzi per risparmiare una ecatombe di tanti fratelli e sventare le gravissime minacce al nostro paese?! Certo lì c’è il petrolio e qui solo vite umane!
Meno chiacchiere Renzi, Gentiloni e Mogherini e più fatti. E presto!
Bravo presidente. Saluti socialisti!