-GIUSEPPE TAMBURRANO-
Se ti chiedono: che governo c’è in Italia? Di sinistra, di destra, di centro-sinistra, di centro-destra che cosa rispondi? E’ un governo atipico più del non dimenticato governo della non sfiducia di Andreotti nel 1976.
Questo governo è nato come governo prevalentemente di sinistra con la partecipazione di un partitino sedicente di destra di Alfano.
Poi ci sono stati gli incontri tra Renzi e Berlusconi al Nazareno ed è nata una intesa – dicono – limitata a questioni istituzionali-parlamentari; poco male: il Parlamento è di tutti i gruppi. Poi sono arrivati i voti su materie legislative ed è ovvio che, di fatto, Forza Italia è diventata parte della maggioranza: Fitto e i suoi sono all’opposizione nel partito, ma in Parlamento votano col gruppo?
A sinistra, nel PD è venuto crescendo il numero dei critici del governo e del leader Renzi e molti di questi hanno votato contro in alcuni casi: non si può dire che siano parte della maggioranza anche se non si capisce dove vogliono andare a parare con le loro critiche e i loro voti contrari.
Che cosa succederà per l’elezione del presidente della Repubblica? Quale maggioranza nelle prime tre votazioni o nelle successive manderà al Quirinale il nuovo inquilino?
Siamo in una situazione anomala che può durare a lungo lasciando lo scettro nelle mani di Renzi che farà quello che vuole, arbitrariamente, non secondo un programma approvato e sostenuto da una maggioranza omogenea. E’ probabile – io dico auspicabile – che coloro che si sentono di sinistra nel PD si guardino attorno alla ricerca di un ubi consistam più congeniale. Credo che le elezioni greche potranno dare una spinta.
Intanto noi siamo ridotti a fare tifo per un partito di sinistra della Grecia con la incofessata speranza che sia di spinta per una ristrutturazione delle forze che si dicono di sinistra in Italia.
Le vie della Provvidenza sono infinite.
Tra poche ore cominciano gli exit poll: siamo tutti col fiato sospeso. Con la speranza che non sia una nuova delusione.
Ha colto nel segno, presidente, da socialista (cattolico) non mi sento proprio come uno di Syriza, ma tifo per lui, probabilmente per le ragioni da lei addotte. A proposito di presidente, che ne pensa di Giuliano Amato? Mi piacerebbe conoscere il suo parere. Cordiali saluti socialisti!