L’usato sicuro e il nuovo che avanza

Renzi: il “nuovo che avanza” che cos’è? Ho letto il suo lungo programma su Internet, ho ascoltato i suoi interventi ma non ho capito qual è, cos’è il “nuovo”. Certamente non è un progetto di rinnovare il socialismo, la sinistra. Sembra che si collochi a “destra” di Bersani. Ma di rinnovamento della sinistra non parla nemmeno Bersani.
Renzi non è Attila. L’alto voto ottenuto in tanti centri di tradizione “rossa” ne fa a pieno titolo un militante del PD.
Bersani è “l’usato sicuro”. La sua vittoria non cambierà nulla nel partito, e la speranza di un rinnovamento ideale e strategico resta vana. Solo una improbabile sconfitta elettorale potrebbe agitare le acque.
Dunque le differenze tra i due riguardano problemi concreti attinenti al programma di governo e non al partito. Renzi non pronuncia la parola “liberismo” ma nemmeno “socialismo”. E’ così Bersani. E’ “pragmatico”. Apparentemente è più “liberale” Bersani. In realtà Renzi piace a quelli che lui chiama i “berlusconiani delusi” ma non perchè li blandisce. E non dimentichiamo che il PD è nella strana maggioranza insieme con la destra.
Il confronto televisivo ha attenuato le differenze tra i due: le più marcate riguardano sostanzialmente il finanziamento pubblico dei partiti e la legge elettorale.
La cosa più sorprendente del confronto pubblico non è tanto il riavvicinamento tra i due, specie nei toni. E’ che non hanno parlato di politica, del governo dei tecnici, della ricandidatura (che è anche autocandidatura) di Monti. E questo ha dell’incredibile: in un dibattito che riguardava proprio il problema del governo è mancato il tema centrale del ritorno della politica.
Renzi probabilmente sarà sconfitto. Che farà? Lui risponde che tornerà a fare il sindaco. Dunque la sua è stata un’ irruzione e battuto torna negli accampamenti?
Sarebbe una scelta sbagliatissima. E’ stato l’unico elemento di novità che si è verificato in un partito fermo. Rottamati i vecchi e con Bersani a Palazzo Chigi, solo lui può tenere desto e vivo il partito. Speriamo con un progetto di rinnovamento che rinverdisca i vecchi ideali. Sia il nuovo che avanza verso il passato. Sarei tentato di votare per questo Renzi. Al partito ci vuole il “nuovo che avanza” tenendo conto che c’è Grillo che è nuovissimo e l’astensione contro il vecchio.
Giuseppe Tamburrano

P.S. La querelle sulle regole con costosissimi inserti sui quotidiani è una scaramuccia che ha intorbidato le acque che speriamo tornino chiare dopo i risultati.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

Rispondi