Ancora sulla damnatio memoriae socialista

 

Giorni fa sono entrato in una delle principali sezioni romane del Pd, figlia di una storica sezione del Pci (dove Bersani ha vinto largamente, ma dove Anche Renzi ha avuto successo, pur se inferiore alla media nazionale). Stavano riarredando i locali in vista del primo turno delle primarie ed esaminavano alcuni ritratti di “padri” del Partito Democratico. C’era naturalmente Antonio Gramsci, c’era Aldo Moro, c’era Enrico Berlinguer, ma non c’era nessun socialista, neanche Pertini che fu un presidente della Repubblica molto amato anche dai comunisti negli anni del terrorismo e del post-terrorismo (i craxiani invece lo amarono sempre meno). Ho fatto notare che c’era quel “buco” evidente, mi hanno risposto, con qualche imbarazzo, che stavano chiedendo alla vedova un ritratto di Vittorio Foa. Ho risposto che andava benissimo, ma che, a mio avviso, Sandro Pertini (e perché non lo stesso Nenni?) interpretavano meglio l’anima “socialista” del Pd. Non ho avuto risposte conclusive. Insomma, la damnatio memoriae dei socialisti italiani continua, inesorabile.

Vittorio Emiliani

Ps: perché non promuovere un convegno su questo tema invitando storici,politologi, giornalisti? Sarebbe utile però farlo non chiamando “tutti” gli ex socialisti, ma soltanto quelli che non hanno pascolato nelle terre grasse del berlusconismo (di cui lo stesso Matteo Renzi mi sembra “figlio”, in versione nuovista, certo, e non soltanto “aziendale”).

 

 

 

 

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

One thought on “Ancora sulla damnatio memoriae socialista

  1. Caro Emiliani perchè meravigliarsi, pochi minuti fa mentre uscivo dal circolo ARCI di Novi di Modena ho sentito dire da un dirigente del Circolo e del PD ” che di soldi in Italia non ce nerano più perchè li aveva rubati Craxi ” .Quale socialismo si può ricostruire con questa gente ?
    Ha ragione Formica quando dice che la colpa dei Socialisti è stata solo quella di avere ragione.

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