Ed è arrivato – Renzi- alle carte bollate: cosa mai accaduta nei partiti di sinistra nei quali la soluzione era la scissione quando non eri d’accordo. E’ ovvio che la procedura scelta dal PD per le primarie è intesa ad evitare che il voto sia falsato dalla partecipazione di persone estranee, di destra. A loro ha fatto esplicito, pubblico, appello Renzi. Ora tra l’appello di Renzi e le contromisure di Bersani, sono quest’ultime dalla parte giusta. Le primarie sono di centro-sinistra e non vanno inquinate. E che cosa c’entra il Garante per la privacy, dal momento che la questione concerne le regole interne che si dà un partito, organismo del tutto privato? Sarebbe un pericoloso precedente.
Se il garante si dichiara incompetente, Bersani riuscirà a filtrare votanti esterni ed ostili al PD ed eviterà una eventuale vittoria di Renzi ipotecata dalla destra.
L’assurdo è che non c’è la nuova legge elettorale. Perchè Renzi possa mirare alla Presidenza del Consiglio è necessario che resti il Porcellum. E che prenda più voti di Bersani. Ma vi è un’incognita nel suo cammino: Vendola, i cui voti si riverserebbero su Bersani al secondo turno delle primarie.
Quello di Renzi è un passo falso che ha come unico effetto di inasprire i rapporti nel Partito. E mi domando: se il Garante interviene che cosa può fare? Annullare l’albo con le preregistrazioni? E’ se a quel punto la coalizione decide che votano solo gli iscritti ad organizzazioni di sinistra (partiti, sindacati, associazionismo ecc.)? Renzi si troverebbe in maggiori difficoltà.
Io non so qual è la forza di Renzi nel PD: certamente è una minoranza: il camper, Adesso, i suoi rapporti con la finanza, la sua bravura non lo faranno diventare il numero “uno” in poco tempo.
Deve accettare di essere un brillante leader. A meno che non faccia come Mussolini il quale con l’aiuto della finanza fece la carriera che conosciamo. Altri tempi! Un consiglio per Renzi che è ancora così giovane. Provi a vincere nel Partito e ci dica che partito vuole!
Giuseppe Tamburrano