Disinformazione dolosa

L’Avanti! è una prestigiosa testata: lo dicono in questi giorni TV, radio, giornali. Che succede? Vi è un inedito interesse per i socialisti, la loro storia e il loro giornale? Macché! Siamo alle solite: è un modo per tornare a screditarci. Perché quella definizione è unita al nome di Lavitola, proprietario e direttore del giornale, amico e servo di Berlusconi, ricercato dalla magistratura per i suoi loschi affari.

E’ vero, Lavitola è riuscito a mettere le mani su quella testata editando un clone, un nome contraffatto, con l’articolo davanti, ma con grafica identica all’originale: legalmente, purtroppo (non vi sono colpe dei socialisti che ne erano proprietari?). Ma una testata è due cose: una merce commerciabile e il simbolo di un’idea e di una storia: e nell’Avanti! si riassume una storia di lotte sociali e politiche, di grandi conquiste democratiche, evoca nomi che hanno dato da Bissolati a Nenni, il loro impegno totale e disinteressato alla elevazione delle plebi, alla conquista di diritti fondamentali, alla vittoria della Repubblica. E Lavitola l’ha avuta come un nessuno si compra un titolo o una laurea per diventare qualcuno. Ma lui l’accreditamento l’ha ottenuto dal Presidente del Consiglio al quale ha fornito bassi servigi. Ne è diventato amico: perciò non può stupire che il Presidente abbia detto all’amico non tornare in Italia, fa come me, evita la magistratura comunista!

Dunque quell’insistenza nel porre accanto a quel nome direttore dellAvanti! mira, consapevolmente o inconsapevolmente, a proseguire l’opera di demolizione e di discredito del socialismo.

Noi socialisti non sfuggiamo a questa maledizione: o siamo dimenticati, pur essendo stati la forza politica più importante nella storia italiana dalla fine dell’Ottocento, oppure oggetto della damnatio memoriae. E la gente che legge che il servo di Berlusconi è il proprietario e direttore della testata socialista pensa: sono i soliti inquinatori della vita pubblica. Sento dire che nel PDL vi sono dei socialisti: se è vero perchè non battono un colpo?

E perché noi, i socialisti esistenti, non riusciamo a unirci e sopravviviamo come zombi, come fuochi fatui? Eppure un vero, grande giornalista come Montanelli, rispondendo ad una mia lettera, nell’ultima Stanza sul Corriere della Sera ha esaltato uomini e cose della storia del socialismo ed ha concluso: Credo che come forza politica siate abbastanza malmessi. Ma in compenso avete in mano una grande bandiera che prima o poi un esercito la ritroverà! Pochi giorni dopo ci ha lasciati e quella Stanza è dunque una specie di testamento.

Ah! Se il caso Lavitola ci facesse ritrovare l’orgoglio di quella grande bandiera!.

P.S. Ho letto su Libero dell11 settembre un articolo sull’Avanti!, da Mussolini a Lavitola, che è un’accozzaglia di fesserie sulla storia del nostro giornale!

Giuseppe Tamburrano

pubbicato sull ‘Avanti! della domenica, n.31, 18 settembre 2011

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