Andiamo avanti?

Tentiamo, prima delle vacanze, che non debbono essere necessariamente vacanti (chi ha voglia di scrivere, apra il computer!), un primo bilancio della nostra iniziativa: che è lusinghiero. E che ci incoraggia ad andare avanti, incontro alla domanda di socialismo che si è espressa anche attraverso il nostro blog.

In un precedente articolo ho cercato di intravedere le tendenze profonde del nostro pianeta. Cerchiamo di capire che cosa accade nel nostro piccolo mondo.

Nonostante il vistoso logoramento del governo e del suo leader, l’attacco della speculazione ha finito con il dare ossigeno alla manovra di Tremonti: la quale ha ottenuto l’avallo dell’Europa e un certo sostegno (responsabile!) dell’opposizione; la Borsa è risalita; il governo si è rafforzato. A questo punto è una illusione quella dell’opposizione che ne chiede la caduta, nel momento in cui alza la mano per sostenere la manovra finanziaria.

Ma la crisi della maggioranza non è scongiurata, non si è palesata ancora in superficie, ma si agita nel profondo. E’ la crisi di equilibri economici e politici (la cosiddetta II Repubblica) che darà luogo a nuovi assetti. Il bipolarismo è al tramonto e il pluralismo della storia italiana torna a farsi strada. Con la guida discreta ma impegnata della Chiesa il mondo cattolico cerca un punto di incontro politico: sembra paradossale che lo cerchi nel passato,nel Codice di Camaldoli, nella DC di De Gasperi. Ma su un partito di ispirazione cattolica l’influenza della Chiesa è inevitabilmente tradizionalista. E’ da supporre che questa iniziativa centrista finirà per attrarre parti consisitenti del blocco berlusconiano. Non so – ma non credo- che la destra si coaugulerà attorno a Fini che ha sempre detto che il suo disegno è di animare una destra moderna. Ma Fini, Tremonti, Montezemolo o altri, un leader che aggreghi le rimanenti importanti forze del berlusconismo in libera uscita verrà fuori.

E la sinistra? Se il PD perderà la ex Margherita, attratta dal polo cattolico di centro, resterà la forza più importante di quell’area dello schieramento: con quanta forza magnetica verso quell’area? Sono convinto che la vera sinistra è solo in parte SEL, IdV e PD. Lo è da un punto di vista statistico, fatta da chi vota, faute de mieux, ma la sua ispirazione è underground, è diffusa, dispersa, delusa, unita in modo rapsodico in movimenti. E’ necessario istituzionalizzarla, raccoglierla in un progetto unificante e mobilitante e che sia espressione di valori definiti e di una visone ecumenica del nostro mondo. Ci vuole una rivoluzione culturale, che noi chiamiamo il nuovo socialismo.

In un precedente articolo ho citato, come lettura di grande interesse sulla crisi del capitalismo di mercato, il libro di Robert B. Reich: “Afterschock” (Fazi editori). L’autore dimostra che all’origine della Grande Depressione del 1929 vi fu un vertiginoso processo di concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi. Lo stesso processo si è verificato nella grande recessione iniziata alla fine del 2007 (V. le pp.119, 122-128, 159). Conclude Reich che il motivo di fondo della crisi economica è la crescente diseguaglianza nella distribuzione del reddito. L’uguaglianza e la libertà sono le vecchie bandiere del socialismo che debbono alzarsi al vento nuovo della modernità. Questo è il nostro programma. Ci, vi chiediamo: possiamo cominciare a renderlo operativo, creando una rete di tutti i siti, di tutti i circoli, di tutti i singoli che credono che il socialsimo non è morto e che bisogna discutere per identificarne e costruirne uno nuovo?

Giuseppe Tamburrano

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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