Sulla morte senza esagerare – recensione teatrale

-di RITA BORELLI-

 

Epicuro affermava che la morte è una realtà della quale non dovremmo temere, poiché mentre siamo vivi lei non c’è, e quando arriva non ci siamo noi.  È questo il concetto dello spettacolo dal suggestivo titolo: Sulla morte senza esagerare, abilmente interpretato dai giovani e talentuosi attori della Compagnia dei Gordi – composta da: Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti e Matteo Vitanza  – che prende vita sul palcoscenico del Teatro India dal 18 al 24 Aprile.

Ideato e diretto da Riccardo Pippa, la pièce è un omaggio alla poetessa polacca e premio Nobel per la letteratura, Wisława Szymborska, nota per la sua abilità nel trattare con leggerezza e ironia temi profondi come la vita, la sua fine e l’esistenza umana nella sua totalità. Lo spettacolo offre una riflessione puntuale e ironica sulla morte, esplorando la complessità del vivere e dell’andar via, invitando il pubblico a considerare il trascorrere inevitabile del tempo con serenità e saggezza

La trama di questo straordinario spettacolo è la narrazione di individui sospesi sulla sottile linea che separa la vita terrena dalla trascendenza, con il privilegio (o gravoso) dono del libero arbitrio di poter varcare o meno la soglia del destino che li attende: paradiso o inferno, secondo le azioni compiute in vita. E chi meglio di Madre Morte, eterna antagonista delle convenzioni, per accogliere coloro che esitano tra la permanenza nel mondo terreno e dell’ignoto? Come per esempio il personaggio del professore dall’inclinazione suicida, che per ben tre volte compare in sua presenza prima di optare per un ritorno definitivo alla monotonia quotidiana; o la giovane madre in attesa, trattenuta dall’imperativo della vita che germoglia dentro di lei. Sono questi solo alcuni degli affascinanti dilemmi di cui ci vengono svelate le sfumature toccanti e imprevedibili della condizione umana, che si intrecciano nella remota anticamera della morte terrena.

Attraverso un mix magistrale di narrazione visiva e gestuale, gli attori hanno trasmesso con grazia e profondità le ansie, le speranze e le riflessioni che accompagnano il nostro viaggio sulla terra. La scelta di utilizzare le maschere come strumento principale di espressione ha aggiunto una ulteriore sfida e complessità alla loro performance, consentendo di comunicare le emozioni e i complessi sentimenti dei personaggi con chirurgica precisione e intensità. La gestualità fisica è diventata il loro mezzo principale attraverso cui sono riusciti a comunicare le emozioni e i complessi sentimenti di ciascun personaggio. Inoltre, l’assenza di parole pronunciate ha permesso a questi originali e straordinari interpreti di esplorare dei nuovi percorsi espressivi e allo stesso tempo di creare una connessione più diretta e immediata con il pubblico. Senza il filtro del linguaggio verbale infatti, la comunicazione è divenuta intuitiva e totale, consentendo agli spettatori di entrare in connessione direttamente con le emozioni e i sentimenti di ciascun personaggio. Ma il messaggio intrinseco di Sulla morte senza esagerare non è solo quello di descrivere la fine della vita, ma anche di affermare, col beneficio sempre del dubbio, che  nell’uomo esiste la capacità e la forza di affrontare l’inesorabile con coraggio, ironia e perché no? anche con una buona dose di follia!

In chiusura, non possiamo che affermare che Sulla morte senza esagerare, grazie all’illuminata visione del regista Riccardo Pippa e all’eccezionale talento degli attori Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti e Matteo Vitanza, si è rivelata un’opera di profonda bellezza. Capace di toccare corde emotive, suscitare sorpresa e ispirazione. Uno spettacolo che si distingue per il suo approccio che sa osare e sfidare le convenzioni trasportando il pubblico in un viaggio inedito tra l’ultraterreno e l’umano.

Teatro India, 18 – 21 aprile 2024

Sulla morte senza esagerare

ideazione e regia Riccardo Pippa
di e con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza

scene, maschere e costumi Ilaria Ariemme
foto di Marta Perroni

produzione Teatro Franco Parenti, Teatro dei Gordi

info e orari
ore 20.00
sabato ore 19.00
domenica ore 18.00
durata 55′

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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