-di Pasquino il T…EMP…lare-
‘Quest’anno er giorno della Resurrezione der Signore
er sono delle campane è coperto da ‘n’artro rumore
quello cupo e sinistro delli bombardamenti
che ce lascia sempre più sgomenti
perché quarcuno ha deciso d’allargasse li confini
anche a costo de massacra’ donne e bambini
E così distrugge città e villaggi interi
grazie ar lavoro infame dell’artificieri
Ma ancora quanti morti e quante rovine
prima de scrive la parola “fine”?
Quanti mijardi ai fabbricanti d’armi
prima de ferma’ l’atrocità delli gendarmi?
Bestie che fanno solo tanto male
co’ la divisa forse diversa ma sempre troppo uguale
Perché è uguale d’ogni sangue er colore
e d’ogni madre è uguale er dolore
E allora la mala Pasqua a chi offenne questa nostra tera
cercanno le soluzioni nella guera
perchè solo chi de cervello e de pietà rimane senza
s’affida all’infamità della violenza
L’umanità vole vive in pace
e quelli cui ‘sta parola nu’ je piace
spero finischeno de respira’ la nostra stessa aria
concludenno assai presto la loro vita sanguinaria !
N°30 del 11/04/2022