Barzellette sovietiche che amava Ronald Reagan

-di MAGDA LEKIASHVILI-

La CIA ha pubblicato una raccolta di barzellette dell’epoca sovietica. Il documento di due pagine, dedicato all’allora al capo della Central Intelligence Agency, ora è raggiungibile anche per il pubblico. È noto che anche l’ex presidente statunitense Ronald Reagan amava tali battute e spesso le raccontava pure.

Vi riportiamo alcune di queste storielle, mentre il documento intero è rintracciabile sul sito della CIA (https://www.cia.gov/library/readingroom/docs/CIA-RDP89G00720R000800040003-6.pdf).

Un lavoratore in fila in un negozio di alcolici. “Ne ho avuto abbastanza, tienimi il posto, vado a sparare a Gorbachev”. Torna dopo due ore e riprende il suo posto. “L’hai preso?” – chiede un amico. “No, la fila lì era ancora più lunga della fila di qua”.

Una frase dal compito settimanale di uno scolaro: “il mio gatto ha appena avuto sette gattini. Sono tutti comunisti”. Una frase dal compito dello stesso studente dopo una settimana: “i sette gattini del mio gatto sono tutti capitalisti”. La maestra ricorda al ragazzo che la settimana precedente tutti i gattini erano comunisti. “Ma ora hanno aperto gli occhi”, risponde lo studente.

A un Ciukci (popolazione della Russia stanziata nella Siberia nord orientale) viene chiesto cosa farebbe se i confini sovietici venissero aperti. “Salirei sull’albero più alto”, risponde. “E perché?” gli viene chiesto. Risponde: “così non verrei calpestato nel fuggire”. Poi gli viene chiesto cosa farebbe se il confine degli Stati Uniti fosse aperto: “Scalerei l’albero più alto”, dice “così posso vedere la prima persona pazza che viene qui”.

Qualcuno chiamò al Kgb subito dopo un grande incendio. “Non possiamo fare nulla. Il Kgb è andato in fiamme“, gli viene risposto. 5 minuti dopo richiamò di nuovo e venne ancora informato che il Kgb era bruciato. Quando chiamò per la terza volta l’operatore telefonico riconobbe la sua voce e chiese: “perché sta continuando a telefonare? Le avevo già detto che il Kgb è bruciato.” “Lo so”, risponde l’uomo. “Mi piace solo sentirlo”.

Ivanov: dimmi un esempio di medico della Perestroika. Sidorov: (pensa) menopausa?

Un americano dice ad un russo che l’America è talmente libera da poter stare di fronte alla casa bianca ed urlare: “all’inferno Ronald Reagan”. Il russo risponde: “non è niente. Anch’io posso andare davanti al Cremlino ed urlare: all’inferno Ronald Reagan”.

Un uomo entra in un negozio e chiede: “non hai la carne?” “No”, risponde la ragazza delle vendite, “noi non abbiamo il pesce. È il negozio dall’altra parte della strada che non ha la carne”.

Un uomo guida l’auto con la moglie e il figlio piccolo. Un ispettore della Milizia li ferma e chiede all’uomo di fare un test con l’etilometro. “Vede, lei è ubriaco”, dice il poliziotto. L’uomo insiste che l’etilometro è difettoso e chiede al poliziotto di fare lo stesso controllo anche alla moglie. Anche lei risulta ubriaca. Esasperato, l’uomo invita adesso a fare lo stesso controllo anche al bambino e quando anche il figlio risulta ubriaco il poliziotto li lascia liberi dicendo: “probabilmente la macchinetta è rotta”. Superato il controllo l’uomo si rivolge alla moglie: “vedi, ti avevo detto che non sarebbe stato male dare al bambino cinque grammi di vodka”.

magdalekiashvili

One thought on “Barzellette sovietiche che amava Ronald Reagan

  1. Belle! Sono battute che danno la dimensione di un’epoca più di tanti discorsi.

Rispondi