Aforismi e pensieri di Nenni sulla politica dei risentimenti

-di FRANCESCA VIAN-

“Abbiamo forse troppo sofferto per desiderare che altri soffrano.” Da Pietro Nenni, Lezione di un processo, Avanti!, 23 dicembre 1944, ripubblicato in Vento del Nord, Torino, Einaudi, 1978.

“Non si possono inchiodare settanta milioni di tedeschi alla croce uncinata di Hitler.” Da Pietro Nenni, Capitolazione senza condizioni, Avanti!, 18 gennaio 1945, ripubblicato in Vento del Nord, Torino, Einaudi, 1978.

“La politica estera di un paese se non può essere funzione del sentimento, nonNenni rovesciato dev’essere neppure funzione del risentimento.” Da Pietro Nenni, Atmosfera di Parigi, Avanti!, 18 marzo 1945, ripubblicato in Vento del Nord, Torino, Einaudi, 1978.

“Non si crea niente di durevole nella vita e nella storia, se non si trova il modo di non lasciare dietro di sé un corteo di vittime e di risentimenti” Da Pietro Nenni, Discorso all’Assemblea Costituente, 21 settembre 1946, Discorsi parlamentari (1946-1979), a cura di Mario Pacelli, Roma, Camera dei deputati, 1983.

“Gli amori delusi che si volgono generalmente in rancore sono generalmente fonte di cattivi consigli.” Da Pietro Nenni, discorso di Canzo 13 ottobre 1946, in Il cappio delle alleanze (in occasione della inaugurazione del monumento a Filippo Turati con riferimento alla politica anti-italiana degli Alleati, che sono stati traditi dall’Italia il 10 giugno 1940).

“L’abisso chiama l’abisso e se una voragine si aprisse non saremmo i soli ad essere inghiottiti.” Da Pietro Nenni, discorso al Congresso socialista di Roma, gennaio 1947, in Il cappio delle Alleanze.

Nell’immagine di copertina, Giotto, Compianto sul Cristo morto, 1303-1305, Padova, Cappella degli Scrovegni.

Gli aforismi e i pensieri di Nenni delle puntate precedenti si trovano in “Parole d’autore”. Arrivederci a domenica 6 agosto 2017 con gli aforismi di Nenni.

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