Se non fosse un personaggio tristissimo per il futuro della democrazia, ci sarebbe addirittura da ridere alle sue parole. Recep Tayyp Erdogan si autoproclama campione delle libertà e “condanna” l’Europa (ma forse ce l’ha con la Russia del suo nuovo amico Putin, dove qualche deficit democratico è segnalato): “Se l’Europa continua così, nessun europeo potrà camminare al sicuro per le strade in nessuna parte del mondo. Noi, come Turchia, chiediamo all’Europa di rispettare i diritti umani e la democrazia”. Con il suo tallone di ferro sta provando a schiacciare la Turchia; cogliendo al volo il tentativo di golpe dello scorso, ha di fatto trasformato il suo paese in una grande prigione. Eppure accusa la Germania di essere guidata da un governo nazista nonostante in quel paese risiedano e lavorino milioni di suoi connazionali che non risulta siano sottoposti a particolari privazioni delle libertà fondamentali. Insomma, la Germania nelle denunce di Amnesty International non compare, la Turchia sì ed occupa spazi sempre più ampi.