Il primo commento di Luigi Di Maio all’attribuzione dell’incarico a Paolo Gentiloni è stato il seguente: “Un’auto blu vuota è arrivata al Quirinale e ne è sceso Gentiloni”. La battuta potrebbe anche essere divertente (e sferzante) se non fosse che si tratta di un chiarissimo caso di riciclaggio satirico. Che viene da lontano. Addirittura da Winston Churchill che disse: “Davanti al 10 di Downing Street si è fermata un’auto vuota. È sceso Attlee” (predecessore e successore di Churchill alla guida del governo di Sua Maestà). Qualche tempo dopo la ripropose il giornalista Mario Melloni meglio noto con lo pseudonimo di Fortebraccio col quale firmava i suoi corsivi su “l’Unità”: “Arrivò un’auto, si aprì lo sportello e non scese nessuno: era Cariglia (esponente del Psdi, n.d.r.). Insomma siamo sul terreno del plagio, vera cifra di una politica che si ritiene nuova, sbertuccia quotidianamente il vecchio ma poi, mancando di idee, affonda le mani nel passato anche per costruire una efficace battuta a uso tweet.
Attlee era “Lord Attlee”. Laburista ma Lord. E il Lord non deve essere omesso.