Il “virus Marino” contagia la Raggi

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Ignazio Marino a Roma a parte che per la Panda Rossa, è passato alla storia come il sindaco che avrebbe scelto le donne e gli uomini di vertice previa (come si dice in gergo burocratico) consultazione dei curricula. Peccato che poi, dopo averli letti, sbagliava la nomina o perché in contrasto con le norme (quindi illegittima) o perché il prescelto risultava inadeguato (e poco dopo, infatti, lo silurava). Nelle stanze del Campidoglio a Roma deve essere presente uno strano virus perché il medesimo malanno sembra aver colpito anche il nuovo sindaco, pardon, la nuova sindaca, Virginia Raggi.

Infatti ieri la “candida Virginia” ha perso in un sol colpo il suo capo di Gabinetto, Carla Raineri, e il suo assessore al bilancio (a Roma, come è noto, una presenza piuttosto fondamentale), Marcello Minenna, convinto proprio dalla prima ad accettare l’incarico. In sostanza la nomina della Raineri sarebbe contraria alle norme, una contraddizione segnalata dall’Autorità guidata da Cantone a cui la sindaca si era rivolta per dirimere la questione che era stata pubblicamente sollevata. Ma il quesito che valeva per Marino vale per la Raggi: non sarebbe meglio dare una controllatina alle leggi prima di collocare qualcuno su una poltrona? In fondo, è tempo guadagnato e il tempo è denaro, materiale che notoriamente scarseggia nelle casse capitoline.

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