Quando i goliardi “cinquantottini” presero il potere

 

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-di ANTONIO TEDESCO-

“Cinquantottini” è un libro di goliardia al potere che racconta uno spaccato inedito di un’Italia straordinariamente vitale. L’autore è Vittorio Emiliani, socialista, già direttore del Messaggero ed esponente della celebre Unione goliardica italiana. Il titolo “Cinquantottini” si pone in netta contrapposizione ai Sessantottini, “scapestrati e parolai” e racconta una generazione di riformisti laici e socialisti che tra glia anni 60′ e fino agli anni 90′ in Italia ha contato di più.

L’autore nel libro ricorda come molti anni fa al giuslavorista Gino Giugni, all’epoca borsista negli Usa, venne chiesto se esistesse in Italia una scuola di formazione politica. Senza esitare Giugni rispose: “L’Unione goliardica”.
Emiliani descrive, con grande minuzia, i volti e le vicende di una generazione che dalle esperienze appassionate delle associazioni universitarie – laiche e cattoliche – fra la Liberazione e il Sessantotto sono state fondamentali per la formazione della classe dirigente. Nel volume Emiliani ricorda tutti gli elementi di spicco della prima Repubblica che per i goliardi sono passati. L’UGI era trasversale e vi hanno militato Craxi, Rodotà, Pannella, Occhetto, Giulietto Chiesa, Cicchitto, Del Frà, Miccichè, Jannuzzi e tanti altri.

Organizzazioni di natura ludica che fecero scherzi epocali (Emiliani ricorda l’episodio di Jannuzzi travestito da delegato vietnamita al Congresso del Psi a Bologna nel 1951 e Nenni che lo invitò a parlare) ma anche e soprattutto fucina di intellettuali, che divenne ben presto classe dirigente del Paese. Cresciuti fra dibattiti accesi, assemblee interminabili, utopie fantasiose e proposte concrete i protagonisti del libro di Emiliani diventarono ben presto i nuovi politici, nazionali e locali, amministratori, alti dirigenti, tecnocrati, imprenditori, docenti di ogni livello.

Le organizzazioni studentesche nascono in Italia alla fine dell’800′ per impulso di Murri convinto della necessità dei cattolici di entrare nella vita politica della nuova Italia. In un primo momento le organizzazioni studentesche laiche non hanno grande fortuna ma dopo il primo conflitto mondiale hanno una crescita esponenziale e un rilievo politico che diviene ben presto momento di scontro con il fascismo. Vi facevano parte, prima che il fascismo ne spegnesse l’iniziativa con la violenza squadrista, personaggi come Giorgio Amendola, Piero Gobetti, Guido Piovene ed Eugenio Colorni.
Un bel libro(Marsilio Editori, 282 pagine), avvincente che appassiona e ci ricorda quando le organizzazioni studentesche in Italia avevano un grande peso ed erano capaci di fare elaborazione politica e culturale contribuendo ad innovare il nostro Paese.

Vittorio Emiliani: Cinquantottini. L’unione goliardica italiana e la nascita di una classe dirigente, Marsilio, 2016, pagg. 282, euro 17,50

Antonio Tedesco

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