I FATTI E LA PROPAGANDA

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            A Trento, a Bolzano, ad Aosta alle elezioni del 12 maggio un terzo degli elettori non è andato al seggio. Non sappiamo(ad eccezione di Aosta dove ho casualmente trovato i dati: schede bianche 1,8%, schede nulle 4,6%) quante sono state le schede bianche o nulle (il Ministero dell’Interno ha il malvezzo di non comunicare più questi dati!). Quanti saranno i votanti nelle prossime “regionali”? Questo fenomeno è ignorato dai partiti politici. Alle elezioni europee Renzi ha ottenuto il 41%: ma dei votanti. In realtà quanti italiani gli hanno dato il voto?

            Parliamo dell’occupazione. Il Corriere della Sera del 12 maggio a pag. 2 scrive: “Aumentano i posti fissi”, ma a pag. 2 titola: “Cambiano i contratti ma il lavoro non cresce”: dunque Renzi ha poco da esaltare il suo jobs act!.

            E veniamo alla tragedia, pressochè quotidiana, dei migranti e soprattutto di quelli morti in mare. L’Italia ha proposto ad alto livello (ONU) di distruggere i barconi dove vengono costruiti. Ma si conoscono questi luoghi in Libia e altrove? E come verrebbero distrutti? Con bombardamenti navali, cioè con azioni di guerra alle quali i libici risponderebbero (non dimentichiamo che a Tripoli l’Isis è superarmata!). E’ di ieri la notizia che l’aviazione di Tobruk – ove predominano forze ostili all’Isis ed è protetta dal governo egiziano – ha bombardato una nave turca “amica dell’Isis”. E pensare che la Turchia è stata candidata ad entrare nella comunità europea! E pensare che potrebbe salvare tanti curdi che vengono sterminati dall’Isis a pochi metri dal confine presidiato dall’esercito turco.

            E torno all’immigrazione riproponendo la domanda: perché intanto non vengono distrutti i barconi che approdano alle coste italiane? E perché gli scafisti non vengono arrestati?

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