Ci sono libri che ci aiutano a capire, a comprendere la complessità della nostra società, le sue strutture giuridiche e sociali. Spesso però sono testi “accademici”, che usano un linguaggio complicato per soli “addetti ai lavori”. Capitalismo e diritto civile (Il Mulino) di Cesare Salvi è un libro certamente complesso e denso ma fruibile ed accessibile.
L’ultima pubblicazione dell’ex Ministro del Lavoro, docente di Diritto civile all’Università di Perugia, è un viaggio intellettuale nell’Universo giuridico con preziose sfumature sociologiche, nella straordinaria storia del diritto costituzionale, dal codice civil ai trattati europei.
Salvi ricostruisce, con il piglio dell’insegnante vocato alla trasmissione di conoscenze con l’intento di ripercorrere con un ragionamento lucido, lo sviluppo e l’affermazione del diritto civile negli ultimi due secoli, nel rapporto con le trasformazioni del capitalismo, delle istituzioni, delle culture egemoni.
Il volume nella prima parte è arricchito da un’introduzione metodologica necessaria e non scontata che facilita il lavoro del lettore.
Il lettore poi si immerge in una lettura interessante non solo da un punto di vista giuridico; egli viene indotto a comprendere le trasformazioni della società che l’autore divide, per comodità di analisi, in tre macro periodi: l’età del capitalismo individualista, quella del compromesso tra capitale e lavoro, e infine la fase in cui viviamo oggi della globalizzazione neoliberista.
Una lieve punta di malinconia trapela nell’autore, quando descrive l’età dell’oro dei diritti, e dell’affermazione della costituzione negli anni successivi al secondo conflitto mondiale.
Salvi è fedele ai suoi principi democratici ed è un difensore- non un conservatore – della Costituzione italiana, intesa come faro illuminante della coscienza civica collettiva rivendicandone, con determinazione, la modernità.
Meglio la Costituzione italiana dei trattati europei e dell’Europa liberista delle banche, ma l’Europa è un progetto-processo che va difeso ed è ancora da completarsi tenendo fede ai principi originari. L’unico modo per evitare la dissoluzione dell’Unione Europea può avvenire solo con la riaffermazione della democrazia politica per la realizzazione di una società più giusta. Il modello a cui si deve ispirare la Costituzione europea è contenuto nei principi che sono stati in buona parte attuati in molti Stati nazionali nel trentennio successivo alla seconda guerra mondiale.
Ci sono molte ragioni per leggere e studiare attentamente il libro di Salvi.
In poco più di duecento pagine sono condensate le ragioni storiche, giuridiche, economiche, politiche e sociologiche dell’importanza della nostra Costituzione, che rappresenta l’apogeo della democrazia. Ed è in questo periodo di crisi politica ed economica che la costituzione deve riprendere quel primato che gli abbiamo tolto.
Un libro da studiare all’Università, un volume da consigliare per chi vuole capire l’importanza della Costituzione italiana e le ragioni per cui va difesa.