L’ULTIMO LIBERISTA PURO

Crotti-GIUSEPPE TAMBURRANO-

Renato Crotti. Questo nome forse non dice molto oggi. Invece Renato era un personaggio singolare. Grande imprenditore tessile di Carpi apparteneva a quella schiera ormai estinta di capitalisti puri che non avevano alcun rapporto con la mano pubblica.

Negli anni ’50 per convincere i suoi operai in gran parte comunisti che il socialismo sovietico era mistificazione noleggiò dei pullman e li portò in Russia per toccare con mano tale mistificazione. Furono pochissimi gli operai comunisti che “aprirono gli occhi”.

L’ho conosciuto e siamo diventati amici. Ma i nostri incontri erano sempre duelli ideologici. L’ho convinto sui campi che al tennis era una schiappa, ma non l’ho smosso dalle sue convinzioni “ideologiche”.

Ha dedicato alcuni libri alle sue teorie, ma non è diventato un Adamo Smith.

Fu cavaliere del lavoro. Quando veniva a Roma, dove ha una figlia, stavamo spesso insieme per discutere, discutere, discutere…..inutilmente; lui restava liberista e io socialista.

Non ha mai offerto un euro – e ne aveva tanti! – ad una istituzione che arranca per rimanere in piedi e difendere il socialismo: la Fondazione Nenni: forse non voleva aiutare il nemico.

Ed anche per questa “coerenza” la Fondazione lo ricorda con grande rimpianto.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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