Un saluto al Congresso della UIL

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Mercoledì, giovedì e venerdì prossimi (19-21 novembre) la UIL va al congresso ed elegge il nuovo segretario che sarà Barbagallo, un sindacalista doc che si è fatto nelle aspre lotte della sua aspra Sicilia.

La Fondazione Nenni fa i migliori auguri al sindacato al quale è vicina, perché esso è in “odore di socialismo”. Ma il nostro è più di un saluto fraterno, è anche l’impegno a continuare, ampliare, rafforzare la nostra collaborazione che sta dando ed ha dato risultati positivi e ancor più ne darà in futuro.

Lo scorso anno insieme alla UIL e con un’altra Fondazione socialista, la tedesca Ebert, abbiamo promosso un convegno sul tema: “I poteri dei lavoratori, Italia- Germania: due modelli a confronto”, al quale hanno partecipato numerosi sindacalisti tedeschi, Angeletti, Pirani, Camusso, Boccia(Confindustria), gli ex ministri del lavoro Treu e Salvi e l’ex sottosegretario Carlo dell’Arringa. Il Convegno ci ha permesso di avanzare numerose proposte per migliorare la qualità della partecipazione dei lavoratori alle scelte dell’azienda e per arginare i conflitti tra i lavoratori e i padroni (per approfondire http://fondazionenenni.it/events/poteri-dei-lavoratori-nelle-aziende ). Sempre con la UIL abbiamo organizzato numerose iniziative di successo come il Premio Nenni, il 70° Colorni, etc.

Sulla base di questo rapporto sono stati messe in cantiere per i prossimi anni numerose iniziative volte a riscoprire e valorizzare la “storia, i valori, la cultura del sindacato e del socialismo italiano”.

Parteciperemo al congresso insieme alla Fondazione Buozzi, con una mostra documentaria su Matteotti(curata da Gianna Granati) e Buozzi(curata dalla Fond. Buozzi): “Due martiri del lavoro, della libertà e della democrazia “ . La mostra è un omaggio a due simboli della UIL che riconosce, come noi, in quei personaggi, valori ancora attuali di difesa dei diritti dei lavoratori, della democrazia e della libertà.

Per concludere teniamo a sottolineare che l’art. 18 dello Statuto sancisce che l’imprenditore non è il datore di lavoro che dispone, versando una somma, del diritto al lavoro del dipendente. E’ una grande conquista! Solo il lavoratore “licenziato” può decidere se rinunciare alla difesa del suo diritto davanti al giudice!

Le modifiche di Renzi espropriano il lavoratore della sua conquista (art. 18) e restituiscono lo scettro al “padrone”. La nostra proposta(avanzata al Convegno “I poteri dei lavoratori” ), al contrario, restituisce al lavoratore il suo diritto, lo mette alla pari con il datore di lavoro e lascia al comitato paritetico la decisione su chi ha ragione nei fatti.

BUON CONGRESSO!

FONDAZIONE NENNI

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Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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