Fateci capire

Confesso: ci sto capendo poco sulle prossime elezioni. Quale sarà la legge elettorale? L’ultima versione ha avvicinato i protagonisti, ma non sul sistema di voto: bloccato o con le preferenze? Entrambi i sistemi non sono raccomandabili e la scelta, tra eletti nominati dai vertici dei partiti e eletti con voti comprati a suon di grosse banconote e di corruzione, è difficile. Vi è un terzo sistema? Tra il serio e il faceto vi è: tiriamoli a sorte con un numero limitato di intoccabili.
Il secondo problema è tutt’altro che chiaro: riguarda gli schieramenti. Quanti partiti nuovi saranno in campo e con quali alleanze? Problema che dipende anche dalla legge elettorale se prevederà solo le liste o anche le coalizioni. Che farà Berlusconi? E Casini, rotto con Bersani, si preenterà da solo? E potrei continuare.
Ma la novità maggiore riguarda le assenze e le presenze. Assenti saranno, secondo i sondaggi, gli elettori e avremo un Parlamento che ne rappresenterà all’incirca il 50%: politicamente, moralmente delegittimato.
Chi ci sarà. Oltre ai soliti, ci saranno nuove presenze. Ci sarà Grillo con una quota pari a quella del PDL (o come si chiamerà): un venti per cento di grillini in Parlamento saranno un bel problema! Ci sarà, forse, Tremonti e la sua lista ispirata al socialismo di stato. E anche Tremonti avrà qualche sassolino da togliersi.
Poi avremo Cordero di Montezemolo. Ma ci sarà? Fin ora ha sfogliato la margherita e sembra che sia giunto all’ultimo petalo: “sì!”. Montezemolo sarà solo o si alleerà con qualcuno, tenterà il grande centro con o in concorrenza col Centro cattolico (se si farà vivo?)
Poi c’è il convitato di pietra, il Presidente del Consiglio Mario Monti, il quale dopo che gli elettori si saranno espressi salirà a Palazzo Chigi non per virtù elettorale, ma per virtù propria, unto…da chi?

Giuseppe Tamburrano

fondazione nenni

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