What’s your nAIM – recensione

di Rita Borelli

Nella seconda serata del Todi Festival 2023 è andato in scena uno spettacolo di danza e musica contemporanea dal vivo, titolo: ” What’s your nAIM “.  Da quanto è scritto nel programma di sala, l’intenzione drammaturgica dello spettacolo sembrerebbe indicare che questo sia una provocazione riguardante la crescente pressione genitoriale verso i propri figli, che potrebbe spingere questi a sacrificare la propria autenticità e individualità. Questo fenomeno è spesso alimentato da aspettative che potrebbero indurre il giovane ad una perdita di senso di sé stesso e a una ricerca costante di conferme. È importantissimo resistere a questa dinamica invadente cercando di definire la propria identità in base ai valori e passioni personali piuttosto che alle aspettative dei altri, siano questi anche i propri genitori, perché solo così si può sperare di vivere una vita autentica e soddisfacente.

Il tema è certamente interessante e quanto mai complesso, soprattutto in uno spettacolo di danza contemporanea e musica dal vivo che dovrebbe far individuare alpubblico attraverso movimenti di ballerini la tematica che si desidera affrontare.

Quello che in realtà appare non appena si spengono le luci in sala, è più una serata in discoteca con un disc jockey  alla consolle che mette musica ritmica di alto volume, e ragazzi che si muovono sui ritmi dettati dalla musica stessa.

Analizzando la performance degli artisti ballerini dal punto di vista tecnico, questa è stata  realizzata in modo appropriato. Hanno evidenziato una cura meticolosa dei dettagli coreografici, dimostrando un controllo straordinario dei loro corpi ed eseguendo passi complessi e passaggi fluidi con una grazia singolare. La coreografia è stata una combinazione di movimenti sciolti e geometrie precise, che hanno creato un contrasto visivo attraente, il quale tuttavia non richiamava la riflessione al tema cui lo spettacolo ambiva. Ciascun ballerino sembrava fondersi con la musica, in simbiosi tra il suono e il movimento, anche se le scelte musicali, sono apparse non in sintonia con l’atmosfera generale dello spettacolo.

Non è stata sufficiente neppure l’abilità tecnica messa in scena dai ballerini  a  raccontare l’idea drammaturgica e coreografica, che di fatto hanno mostrato una carenza di profondità rispetto al tema. Sembrava che nei movimenti eleganti e coinvolgenti degli artisti, mancasse il filo conduttore emotivo che li collegava all’dea narrativa e le diverse situazioni dello spettacolo. È stato un esperimento che, nonostante la bellezza visiva, non è stato in grado di catturare  pienamente l’attenzione del pubblico.

Interessanti le scenografie seppure minimaliste. Tuttavia, sarebbe stato interessante vedere un maggiore utilizzo degli elementi scenici per creare un contesto più coinvolgente della performance. Bellissimo l’uso creativo delle luci che ha prodotto un’atmosfera suggestiva, mettendo in risalto i corpi dei ballerini e accentuandone i movimenti.

In conclusione,   ” What’s your nAIM ” è stato uno spettacolo di danza contemporanea che ha eccelso esclusivamente nella sua esecuzione tecnica e nell’estetica visiva. Di fatto la rappresentazione non è riuscita a rapportarsi  al tema  proposto che si sarebbe voluto trattare, e questa mancanza di spessore non ha prodotto alcun coinvolgimento emotivo. Nonostante ciò, il talento dei ballerini è apparso evidente.

*foto di Luca Falovo

Todi – Todi festival 2023

 

Domenica 27 agosto ore 21.00

Teatro Comunale di Todi

 

WHAT’S YOUR nAIM? 

 

Produzione: Todi Festival, Cornelia Dance Company Performing Arts

Autore e Direttore creativo: Edoardo Guarducci

Coreografia: Cornelia Dance Company

Danzatori: Eleonora Greco, Marta Ledeman, Marco Munno, Francesco Russo

Visual art Director: Riccardo Boasso

Progetto sonoro e composizione musicale: Inude

Live music performance: Flavio Paglialunga

Scenografia e costumi: Atmo – Laura Lucarini, Dino Piccini

Coordinamento produzione: Rossella Guadalupi

Disegno luci: Fabio Massimo Sunzini

Macchinista: Paolo Romani

Tecnico luci: Lanfranco Di Mario

Fonico: Francesco Bove

 

 

 

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