Vita meravigliosa – recensione

di Rita Borelli

Patrizia Cavalli è stata una delle voci più importanti della poesia contemporanea Italiana. Nasce nella splendida cittadina di Todi dove frequenta le scuole e che lascia dopo la maturità trasferendosi a Roma. Nel 2020 rilascia al Corriere della Sera una delle sue ultime interviste, nella quale risponde a domande intime e toccanti, parlando anche di quello che è stato nella sua vita il rapporto con l’amore: “Non provo più amore” Ma da quanto tempo? Da Anni. E come si sta senza amore? Male, tristi. Con una specie di sapienza a posteriori che non consola. Però sono troppo narcisa per azzardare un sentimento che potrebbe non essere ricambiato.”

Sono parole malinconiche che rendono chiaro il pensiero della vita vissuta da Patrizia Cavalli,  una vita che è stata avara di amore e di felicità.

Le poesie dalla Cavalli fanno scorrere le parole come se fossero acque tranquille, capaci tuttavia  di catturare momenti intimi ed emozioni complesse, con un linguaggio semplice e raffinato. I suoi versi spesso esplorano l’interiorità umana, i desideri nascosti e le sfumature delle relazioni.  La sua scrittura è sottile ed evocativa, anche quando tratta temi come la solitudine e la ricerca di significato nella vita quotidiana. Si distinguono per la loro analisi interiore e anche per l’uso attento delle parole delicate e profonde.

L’attrice Iaia Forte, come si legge nelle poche righe del programma di sala, racconta di avere conosciuto  Patrizia Cavalli tramite Carlo Cecchi durante le prove del Sogno di una notte d’estate di Shakespeare, tradotto dalla nostra poetessa. Da allora le due donne hanno condiviso momenti di amicizia molto intimi.

Lo spettacolo nelle intenzioni della Forte vuole essere quindi una dedica alla sua amica. Il titolo è   Vita Meravigliosa, in prima nazionale nella serata di apertura del Todi Festival 2023, con la collaborazione di Diana Tejera che ha accompagnato e  musicato alcuni versi delle poesie della Cavalli.

Si apre il sipario e sul maxischermo appare l’immagine di Patrizia Cavalli. L’attrice Forte fa il suo ingresso ed appare visibilmente commossa. Inizia a leggere alcuni versi, con l’intento di  metterne in risalto non solo il talento letterario, ma anche i tratti interiori di donna, e di descrivere l’anima e le emozioni della Cavalli. Il proposito sarebbe stato quello di  accompagnare il pubblico in un viaggio toccante delle passioni, sfide ed esperienze personali vissute dalla poetessa, facendone un ritratto intenso e di descriverne le difficoltà incontrate nella ricerca dell’amore verso il suo stesso sesso, non essendone corrisposta. Far vivere agli spettatori  l’angoscia e l’eccitazione, enfatizzando le sfumature dei sentimenti, e sottolineando quanto sia stato difficile per la Cavalli vivere la natura di un amore tra persone che amano controcorrente.

Il reading della Forte appare però senza spessore, non entra in profondità con le tematiche espresse dalla poetessa nelle sue opere, è poco coinvolgente, distaccato, e piuttosto monotono.

Vengono proiettate continuamente sul maxischermo fotografie dell’abitazione dove la nostra poetessa è vissuta e che nell’intenzione della Forte avrebbero dovuto coinvolgere e mostrare al pubblico la sua essenzialità, facendo a meno di ornamenti superflui, vivendo una vita semplice dove l’unico elemento copioso erano i libri sparsi ovunque nelle stanze.

La performance della Forte non ha purtroppo brillato, trasmettendo il messaggio di quella che era l’essenza che la Cavalli esprimeva nelle sue poesie: l’arte è in grado di abbracciare perfezione e imperfezioni umane, riuscendo a catturarne l’anima e la sua profondità, con un’umanità tale da rendere tangibile la poesia, creando un legame empatico tra palco e pubblico che trascende le barriere della perfezione formale.

In conclusione, il  reading dedicato alla Cavalli è stata un’esperienza mancata, che ha illuso e deluso le aspettative del pubblico presente. Le parole scelte, le poesie rese canzoni dalla Tejera sono risultate inappropriate indugiando in superfice invece che andare a fondo e testimoniare l’essenza di quanto la poetessa ha offerto della sua visione del mondo, le sue audaci emozioni e inusitate prospettive.

Nonostante la debolezza di questo spettacolo, l’auspicio è che l’eredità di Patrizia Cavalli continui ad ispirare  poeti e lettori, spingendoli a esplorare le sfumature della vita attraverso le sue parole.

 

Todi – Todi festival 2023

Sabato 26 agosto ore 21:00

Teatro comunale

Debutto nazionale

Vita meravigliosa

di Patrizia Cavalli

con Iaia Forte

voce e musica di Diana Tejera

produzione Argot Produzioni, Todi Festival

 

 

 

 

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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