Recensione One shot show – Debutto Nazionale

di Rita Borelli

Semplicemente meraviglioso lo spettacolo One shot show in assoluto debutto nazionale per il  Ginesio Fest 2023, portato in scena da un Filippo Timi, ispirato e coinvolgente. Lavoro del quale ha curato drammaturgia e regia in collaborazione con Lorenzo Chiuchiù. Interpreti Filippo Timi, Matteo Prosperi, Gianluca Vesce e i giovani  attori della scuola del Teatro Stabile di Torino. Rappresentazione  allestita in appena cinque giorni di prove.

Il tema trattato, per nulla scontato e facile,  riguarda la storia della genesi, della precipitazione di Satana o Lucifero, come chiamato nella Bibbia, e degli angeli suoi seguaci dal paradiso. Un racconto che affonda le radici in tradizioni religiose e mitologiche di diverse culture. Secondo la tradizione cristiana, la storia degli angeli che deliberatamente decisero di lasciare il paradiso ha origine dalla ribellione di Satana, un angelo di grande bellezza e potere. Egli era uno degli arcangeli più elevati e amati da Dio. Tuttavia, la sua bellezza e il suo orgoglio lo spinsero a desiderare una posizione ancora più elevata, addirittura paragonabile e sostituibile a quella di Dio stesso.

Questa brama di potere lo portò a ribellarsi e a coinvolgere un gruppo di angeli nella sua causa. La ribellione culminò in una battaglia celeste guidata dall’arcangelo Michele. La ribellione fu repressa e gli angeli ribelli cacciati dal paradiso, precipitando sulla Terra.

Nella tradizione non canonica, come nel Libro di Enoch, vengono offerti altri dettagli. Si racconta che questi angeli caduti, conosciuti anche come “Nephilim”, interagirono con l’umanità e diedero origine a discendenti ibridi, generando una razza di giganti che avrebbero abitato la Terra. Narrazione questa che si riflette in varie culture e religioni, anche se con interpretazioni e nomi differenti, come quella bellissima della mitologia greca la cui caduta degli angeli potrebbe essere accostata alla ribellione dei Titani contro gli dèi dell’Olimpo.

In definitiva, questa storia rappresenta un tema affascinante e ricco di interpretazioni simboliche, che attingono a concetti di orgoglio, ribellione e conseguenze a scelte individuali  che rimandano spesso a sfide umane nel perseguire il potere e la grandezza a discapito dell’armonia e dell’umiltà.

 

Timi ha fornito su questo tema una interpretazione  diversa, regalandoci una chiave di lettura totalmente differente da quella a cui il Cristianesimo ci ha abituato, ma altrettanto affascinante.

 

Il suo Satana-Lucifero è prima di tutto un figlio con una madre come ogni uomo. Nella sua essenza spirituale è custodito il seme del bene e della malvagità. Può quindi una scintilla Divina negare Dio se è essa stessa parte di questa Divinità? La negazione che Satana opera circa l’esistenza di Dio – secondo la lettura di Timi – non è quella di rinnegarlo come Ente supremo,  ma  come Nume assoluto, padrone del bene e del male che impone, domina  e giudica, premiando o condannando.

Pur non giustificando Satana per quanto fatto, Timi prova a comprenderne l’operato. La ribellione e la conseguente caduta ipotizza non sia stata dettata da atto di orgoglio o emulazione, ma da un palpito di Amore verso la vita e l’eternità, perché in definitiva  è la scintilla che anima il nostro spirito. Dio siamo noi. Una visione diversa da quella che conosciamo attraverso i testi della religione cristiana, che suppone una identificazione di un Dio universale quale unità indivisibile. Concetto peraltro ripreso anche da Giordano Bruno che afferma l’essere divino come “unità indivisibile, spaziale e psichica”.

 

Ad un tema così complesso Timi ha regalato leggerezza e dolcezza. Un inno all’Amore. Uno spettacolo nello spettacolo, che ha visto fin dall’inizio  i talentuosi giovani artisti ballare a tutto campo tra e con il pubblico, su musiche di canzoni famose e coinvolgenti degli anni sessanta e settanta,  che inneggiavano al tema dell’amore.

La scenografia, pur nella semplicità degli elementi utilizzati, ben rappresentava l’idea della caduta di esseri purissimi che assumevano nella caduta atteggiamenti e movenze materialistiche proprie del mondo fisico.

 

Incantevole e celestiale la musica eseguita da Timi con i suoi Handpam, con i quali  ha donato momenti di rigenerazione della mente inducendo a sognare. La sua recitazione ha emozionato per intensità e cambiamento di tono. Ha utilizzato ogni parte del suo corpo per una narrazione utile a creare nei presenti un viaggio emotivo tale da far vivere attraverso la descrizione il  principio dei tempi, quando il vuoto e la quiete regnavano sovrani, quando l’energia primordiale iniziò il suo canto silenzioso, dando vita all’universo in una esplosione di colori e forme di vita  mai viste.

Rita Borelli

 

San Ginesio – Ginesio Fest 2023

23 agosto 2023 ore 21:30

Chiostro Sant’Agostino

One shot show

Debutto nazionale

di Filippo Timi e Lorenzo Chiuchiù

con Filippo Timi, Matteo Prosperi, Gianluca Vesce e gli attori della scuola del Teatro Stabile di Torino che hanno preso parte al laboratorio “Per te farò sanguinare i fiori del paradiso (la maschera del desiderio)”

 

‍N°160 del 29/08/2023

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