Giornata mondiale delle telecomunicazioni e della società dell’informazione

di Valentina Attili

Il 17 maggio si celebra la Giornata mondiale delle telecomunicazioni e della società dell’informazione, data in cui ricorre l’anniversario della firma della prima Convenzione telegrafica internazionale e della creazione dell’International Telecommunication Union (UIT), avvenuta nel 1969. Lo scopo di tale Giornata è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle opportunità che l’utilizzo della tecnologia può offrire alle società, nonché sui modi per colmare il gap digitale.

Il tema proposto dall’UIT per questa edizione è “Potenziare i Paesi meno sviluppati attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.

La situazione attuale

Il digital divide (divario tecnologico esistente tra le ricche società informatizzate e i Paesi in via di sviluppo) sottolinea come il problema della mancata uniformità nell’utilizzo delle tecnologie e dei servizi telematici crei uno svantaggio economico e culturale, determinato dal fatto che non essere connessi alla rete equivalga essere relegati ai margini della società. Tale condizione è più evidente nella maggior parte dei Paesi in via di sviluppo che, non riescono ad assicurare ad ampie fasce di popolazione a basso reddito l’accesso a computer e interne.

Secondo il Global Connectivity Report 2022, 2,9 miliardi di persone sono ancora offline, delle quali la maggioranza è concentrata in Cina e India, seguita dall’Africa con 738 milioni di persone. Inoltre, è stata dimostrata una correlazione tra accesso ad Internet e lo sviluppo di un Paese (misurato in PIL pro capite): i Paesi con alto reddito rappresentano il 16% della popolazione mondiale, ma solo il 4% della popolazione totale è offline, al contrario, i Paesi con basso reddito rappresentano solo il 7% della popolazione mondiale, ma il 14% della popolazione risulta essere offline.

Il Global Connectivity Report 2022 continua la sua analisi evidenziando le principali barriere alla connettività. Da un sondaggio somministrato alle famiglie i principali motivi che impediscono l’accesso ad internet sono: non ho bisogno di Internet, il costo delle apparecchiature è troppo alto, il costo del servizio è troppo alto.

Le opportunità che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione offrono ai Paesi meno sviluppati

Tra le possibilità di potenziamento che l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione offrono ai Paesi meno sviluppati vi è la crescita economica. Le imprese che usufruiscono di tecnologie come Internet e le piattaforme digitali possono raggiungere nuovi mercati, espandere la loro clientela e aumentare l’efficienza operativa. In aggiunta, l’accesso alle TIC può incrementare la produttività e la competitività delle imprese e, conseguentemente, la creazione di nuovi posti di lavoro.

Le TIC possono ottimizzare anche l’accesso ai servizi pubblici come l’istruzione e la sanità. Ad esempio, attraverso l’impiego di piattaforme è possibile accedere a contenuti educativi online, organizzare corsi d’aggiornamento per i docenti e migliorare la qualità dell’istruzione. Allo stesso modo, le TIC possono migliorare la fornitura di servizi sanitari, consentendo l’accesso a medici e specialisti in remoto e perfezionando la gestione dei dati sanitari.

Relazione tra accesso ad Internet e libertà di espressione

Il limitato accesso ad Internet nei Paesi meno sviluppati è uno dei principali fattori che influenza la libertà di espressione e la capacità delle persone di accedere a informazioni e idee.

In molti dei Paesi meno sviluppati la popolazione è offline soprattutto nelle aree rurali e nelle comunità a basso reddito. Questo potrebbe limitare la capacità delle persone di accedere alle informazioni e alle conoscenze, inclusi i diritti umani e le questioni politiche e sociali, impedendo alle persone di partecipare al dibattito pubblico e di condividere le proprie opinioni.

L’accesso ad Internet può favorire la libertà di espressione e la partecipazione democratica. I social media e i blog permettono alle persone di creare reti di supporto e di condividere informazioni e idee su questioni di interesse pubblico. Ciò può anche aiutare a organizzarsi e a partecipare attivamente alla vita politica del loro paese.

 

N°115 del 15/05/2023

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