di Rita Borrelli
“E non dimenticatemi ehhhhh”! Questa la consueta esortazione di un Renato Zero in forma strepitosa, a chiusura della sua ultima replica dello spettacolo “Zero a Zero una sfida in musica” andato in scena il 4 Maggio al Palalottomatica di Roma.
Il poliedrico artista ha voluto chiudere questo bellissimo tour, partito da Firenze il 7 Marzo scorso, e portato in giro in molte regioni italiane, proprio a Roma sua città natale.
Renato Zero ha sempre dichiarato: “Sono Zero da più di 50 anni e me ne vanto. Vi amo e di conseguenza mi amo. Me la sono vista brutta spesso, quando mi insultavano per come mi mostravo”. Lui, l’uomo che in gioventù indossava tutine colorate e costumi di piume, senza mai omologarsi a stereotipi, continua ancora oggi a fregarsene delle regole del marketing e stupirci. È un artista che ha scritto molte tra le canzoni italiane più amate e famose: “Un’icona di generazioni di sorcini”, che nel tempo ha saputo rinnovarsi ed imporsi nel panorama della musica con il suo stile e il suo personaggio – talvolta forse fuori dal comune – ma sempre in continua evoluzione e coerentemente con il suo sentire.
Nelle sue canzoni è racchiusa l’evoluzione della sua anima, del suo pensiero: “Non esiste Musica Leggera”, la musica che riesce ad arrivare al cuore di chi sa ascoltarla e rielaborarla, traendone sollievo e la forza nei momenti di sofferenza, non può essere considerata musica leggera, al pari di quella composta da illustri geni come Mozart, Beethoven, Rossini, Vivaldi, ecc. ecc.
Lo spettacolo di ieri sera si è aperto con un bellissimo brano Quel bellissimo Niente dove Zero narra i suoi trascorsi, i suoi sogni giovanili, le sue speranze e finalmente il raggiungimento del meritato successo. “Meritavamo di crescere, meritavamo di vincere”. Tutto il pubblico del Palazzetto ha intonato il brano e quando, quasi al termine della canzone, appare sul palco in un elegante completo nero con qualche sobrio lustrino ed un cappello da cow boy, Renato Zero è visibilmente emozionato.
Negli anni il poliedrico cantautore ci ha stupito ed incantato più volte, anche in altri spettacoli peraltro mai banali, come Zerovskij… Solo per Amore, per esempio.
Lo spettacolo Zero a Zero una sfida in musica è stato ideato per mostrarci quanto negli anni sia stato, per il nostro Zero, difficile ma al tempo stesso stimolante e fruttuoso far convivere in un’anima sola il Renato Uomo e il suo Alter ego Poeta.
Un confronto, una sfida continua, da cui ottenere sempre e comunque una crescita, quella che ci mostra oggi un Artista che non può in alcun modo essere definito solo un musicista, ma uno showman a tutto tondo, che sa incantare il suo pubblico con canzoni bellissime del passato (Il cielo, I migliori anni della nostra vita, Amico, Vivo, Potrebbe essere Dio..) ed alcune più recenti e divertenti (Ufficio Reclami, Rivoluzione..), riuscendo sempre a cogliere il momento giusto per trasmettere delle pillole su argomenti delicati della vita di ogni giorno.
Avvincente il dialogo proiettato sul maxi schermo tra il Renato uomo e l’artista Zero, che si rimproverano scherzosamente, ma alla fine riconoscono di non poter fare a meno l’uno dell’altro ed intonano un inedito bellissimo: Zero a Zero.
Bravissimi anche tutti i componenti del corpo di ballo, e del Coro “Wacciuwari”. Commovente il ricordo che Renato Zero fa di Claudia Arvati, la sua corista scomparsa recentemente dopo una lunga malattia.
Non sono mancati ovviamente anche momenti simpatici dove Renato Zero ha potuto intrattenersi con i suoi amici più cari, che serata dopo serata si sono avvicendati per essere vicini sì all’artista, ma soprattutto ad un Amico vero quale Renato Zero è.
N°113 del 04/05/2023