David Sassoli e il ricordo della persona

-Di Antonio Derinaldis-

Non sono ore come le altre. L’Europa perde un suo “Amico”, e in quanto Europei l’Amico di Tutti: David Sassoli. La prima volta che l’ho chiamato al telefono alcuni anni fa nella sua veste di Vice Presidente del Parlamento Europeo gli dissi: “Presidente Onorevole Sassoli, mi scusi se la disturbo nei suoi impegni d’aula, volevo chiedere una sua disponibilità per essere relatore tra noi a Roma per la presentazione di un libro. Siamo un gruppo di ragazzi e amici che intendono dare un contributo al dibattito”. Sassoli mi rispose: “Assolutamente Si. Io ci sono. Per me la data va bene. Sono un’Amico. Sono David”. Ero felicissimo. Non mi sembrava vero di aver parlato con il giornalista del TG1. Non mi sembrava vero che avessi parlato con il Vice Presidente del Parlamento Europeo. Quando informai i miei amici che David Sassoli aveva accettato il nostro invito, tutto si coloro’ di “istituzionale” ma anche di passione e di voglia di far bene sul piano organizzativo. Da quel momento in poi, quel rapporto “istituzionale” si trasformo’ in stima e “amicizia”. Ci sentivamo spesso al telefono, sempre presente alle nostre iniziative culturali e sociali, anche serate a cena liete a parlare di futuro e della bellezza di Roma.  Spesso si parlava di riformismo democratico, del dialogo europeo tra culture, del ruolo strategico della rappresentanza civica e sociale, dei valori della dignità umana, di Mediterraneo fino alla sua elezione a Presidente del Parlamento Europeo, dell’incontro tra il cristianesimo sociale e il socialismo riformista.  Dopo aver spesso parlato di tanti temi di carattere culturale,  la sua risposta era sempre la stessa, “Stasera è una serata tra amici”.

Ciao  David! Questo è semplicemente e umilmente il mio ricordo, il nostro ricordo.

N°4 del 10/01/2022

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