– di ENRICO MATTEO PONTI –
Ricorda (nell’anniversario dell’avvento del Nazismo)
Ricorda la rabbia di un regalo mancato
di una ingiustizia vista o subita
di una violenza non capita
Ricorda le divise di molti colori
tutte diverse e tutte troppo uguali
Ricorda le occhiate tristi di una tavola vuota
Ricorda la paura
nella pelle nella testa nelle gambe
Occhi al cielo e cuore impazzito
E poi dopo la sorpresa l’indignazione la protesta
l’abitudine
all’ingiustizia alla violenza alle divise
alla tristezza all’egoismo
Ricorda tutto
nella memoria
o nei racconti dei vecchi
Ricorda le promesse fatte a te stesso
l’impegno a cambiare
per fare cambiare
Ricorda
nell’offrire questo mondo a tuo figlio
Pace (elegia per un sogno utopistico)
Pace è un paese senza confini
dove il pensiero e la parola
usano lo stesso tono
dove il rispetto non è umiliazione
dove il perdono non è vergogna
dove la forza non è vantaggio
Pace è un paese senza nemici
dove razza colore credo
non hanno sbarre né danno sbarre
dove amico è lo sconosciuto
dove paura non trova albergo
dove ogni metro misura un metro
Pace è un paese senza giardini
dove ogni strada è un parco aperto
dove ogni fiume è ancora puro
dove le nuvole non sono gas
Pace
Pace è un impegno per ogni uomo
un dovere per il futuro
un rispetto per il passato
Temili
Temi chi cambia la vendetta per giustizia
chi invoca ferocia e non serenità
chi reclama rappresaglia e non riflessione
chi per i propri morti vuole altri morti
È un violento
Temi chi vuole lasciare
nell’ignoranza gli incolti
nella miseria i diseredati
nella fame i poveri
nella solitudine i deboli
È uno sfruttatore
Temi colui che non aiuta il vicino
che non presta il suo tempo
a chi vuole parlare
che considera ogni suo atto
un investimento
È un egoista
Temi chi non sa chiedere scusa
chi non riconosce
d’avere sbagliato
chi non si pone mai problemi
chi non misura mai la propria sicurezza
È un arrogante
Temili perché portano guerra
Tu cerca amici
che non considerino la verità
una loro esclusiva
rigida ed immutabile
Trovali e lottate contro la guerra
contro ogni guerra
anche quelle lontane dalla tua casa
delle quali qualcuno ti chiederà
“Cosa ti importa?”
Tratte da “L’acqua dell’ultimo mare” di Enrico Matteo Ponti, Edizioni Eureka