Le invenzioni femminili che hanno migliorato la vita

 

-di FEDERICO MARCANGELI-

In questo 8 Marzo vogliamo festeggiare l’ingegno femminile con alcune delle invenzioni più importanti della storia, realizzate proprio da donne. La scelta è stata ardua perché di idee brillanti ne sono state partorite molte nel corso degli anni, ma queste ci sono sembrate le più interessanti.

Partiamo da una fibra sintetica che ha rivoluzionato il mondo: il Kevlar. Questa specie di tessuto ha rappresentato nel 1965 un’innovazione epocale ed è stata scoperta da Stephanie Kwolek (ricercatrice dell’azienda chimica DuPont). Il materiale ha una resistenza 5 volte superiore all’acciaio (a parità di peso) ed ha molte caratteristiche uniche (ignifugo, leggero e molto altro). Per questi motivi viene tutt’ora utilizzato per un’infinità di applicazioni; dai giubbotti antiproiettile alle componenti aeronautiche, passando per l’abbigliamento tecnico specifico per sport estremi.
Dobbiamo ad una donna anche l’invenzione del tergicristallo, un oggetto talmente diffuso che quasi ci dimentichiamo della sua importanza. A Mary Anderson venne la brillante idea nell’inverno newyorkese del 1903, osservando un tranviere intento a pulire il parabrezza dalla neve. La sua concezione di braccio oscillante è ancora in uso oggi, con l’aggiunta del motore elettrico in luogo dell’iniziale leva manuale.

Un’ulteriore idea rivoluzionaria è da attribuire alla coppia formata da Maria Telkes e Eleanor Raymond. La ricercatrice e l’architetto presentarono nel 1950 la prima abitazione a totale riscaldamento solare. Un lampo di genio che arriva almeno 40 anni prima rispetto alla questione ambientale diffusasi alla fine del XX secolo. La Dover House sfruttava il solfato di sodio per immagazzinare il calore e rilasciarlo nei momenti in cui il sole non era presente. Nonostante gli anni non certo maturi, l’abitazione funzionò senza problemi per due anni e mezzo, ma poi l’esperimento terminò a causa della corrosione dei contenitori del sale. La grandezza dell’idea rimane, sia dal punto di vista progettuale sia da quello della lungimiranza rispetto alla questione ecologica.
Sempre in tema di “precorrere i tempi”, la lavastoviglie di Josephine Cochrane è stata un’invenzione che ancora oggi facilita la vita di milioni di persone ed aziende. Non che l’inventrice ne avesse bisogno, visto che il suo personale di servizio si occupava dell’ingrato compito. Il problema risiedeva nelle numerose porcellane scheggiate dai domestici e dai tempi non certo rapidi che l’operazione di pulitura richiedeva. La struttura che realizzò prevedeva una caldaia di rame all’interno della quale risiedevano i cestelli per le stoviglie. Questi compartimenti venivano posti in rotazione da un motore, che contemporaneamente permetteva a degli ugelli di spruzzare acqua e sapone sui piatti.

Nel 1886 questo progetto riscosse un enorme successo ed i primi a beneficiarne (e a richiederne dei modelli) furono dei ristoranti ed alberghi dell’Illinois. Queste sono solo alcune tra le invenzioni frutto dell’ingegno femminile. Per farvi altri esempi possiamo ricordare: la scala antincendio esterna, la sega circolare ed i sacchetti di carta a fondo quadrato.

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