Quando la tecnologia complica la vita del cittadino

TUPASSI

-di VALENTINA BOMBARDIERI-

Rinnovo della carta d’identità. Tre foto, il documento scaduto. Niente di complicato. Ma si sa che a Roma ci piace tanto complicarci la vita. I municipi romani hanno adottato un nuovo sistema di prenotazione online “Tupassi”. In sostanza, prendi l’appuntamento e ti rechi al Municipio a fare quello che devi fare. Tutti i servizi vengono svolti solo se il totem elettronico o il sito internet del Municipio o un’applicazione dello smartphone ti danno questo agognato appuntamento. Niente bigliettino, niente servizio. Devi tornare il giorno e l’ora prestabilita. Se sfortunatamente non hai la disponibilità di un computer a casa, al Municipio ci devi andare due volte, perché gli appuntamenti non si prendono al telefono.

Sembrerebbe anche un barlume di luce e di speranza. Basta poco per accorgersi che non è così. “Tupassi” dalla padella alla brace. I dipendenti allo sportello sono pochi, sotto organico, senza salario accessorio e naturalmente non riescono a smaltire il grande numero di appuntamenti. Risultato? Il caro e vecchio caos. Dopo circa un’ora in ritardo sulla tabella di marcia, mentre stringo tra le mani il mio tanto desiderato bigliettino, che segna le ore 14.06 (orario di una precisione chirurgica), arrivo allo sportello. Accanto a me un signore che ha il mio stesso numero. Sul mio c’è scritto CI, sul suo CERT. Questa è la semplificazione del procedimento amministrativo. Lo faccio passare, tra il panico della signora dietro lo sportello. Riesco a fare dopo un’ora il rinnovo della mia carta d’identità.

Buona l’idea, se non hai fretta o non hai 75 anni e non sai come funziona un computer. Peccato perché così si finiscono per negare i servizi anagrafici a chi non mastica di tecnologia (come si dice, i non “nativi digitali”) e a chi magari ha la pressante urgenza di avere il documento. Ricordiamoci che in fondo siamo il Paese meno informatizzato d’Europa. A Roma se ti rubano la carta d’identità o se hai urgenza di rifarla (magari per un viaggio non di piacere), il diritto rischia di essere negato. Piacevolezze non tanto della tecnologia (che in linea di massima potrebbe essere neutra, asettica), ma di chi travolto dalla passione per la modernità (fa tanto tendenza), non fa i conti con la realtà e confonde gli uomini con le macchine e le macchine con gli uomini. Confondendo, evidentemente, le possibilità delle une e gli interessi degli altri.

Valentina Bombardieri

4 thoughts on “Quando la tecnologia complica la vita del cittadino

  1. Quando il disagio annebbia l’esame di realtà, potrebbe essere il titolo dell’articolo di Valentina Bombardieri. Infatti la lucida analisi, sulla difformità tra la capacità di erogazione degli sportelli e la necessità del cittadino di avere l’agognato documento, come pure il comportamento improprio di dare un appuntamento e mancarlo di un’ora, si trasforma nella colpa del sistema usato per scrivere il biglietto e consegnarlo al cittadino.
    Uno spostamento di responsabilità non da poco!
    Inoltre invito a riflettere cosa sarebbe successo se, in assenza di un appuntamento, tutte le persone con necessità del documento si fossero recate al municipio, per prendere il “numeretto” ed essendo sempre quelle le persone di sportello (il numeretto non aumenta la capacità produttiva) si fossero sentite dire: “per oggi abbiamo finito i numeretti disponibili, tornate domani e sperate di avere maggiore fortuna”?.
    Il gesto di cortesia, verso la signora anziana che aveva guardato solo l’ora dell’appuntamento e non il servizio chiamato, è lodevole e sicuramente se il servizio fosse stato puntuale avrebbe comportato solo un lieve disagio a fronte della possibilità di riaffermare il bisogno di civiltà a cui un sistema di appuntamenti vorrebbe ispirarsi.
    Giovanni Fontana ideatore di TuPassi

    1. Prendiamo atto delle Sue considerazioni ma al di là delle Sue fondate analisi resta un dato: che il sistema pur lodevolmente pensato per migliorare la qualità del servizio in realtà lo peggiora e non assicura al cittadino alcun beneficio.
      Valentina Bombardieri

    2. E’ facile dire che la nuova tecnologia ci porterà verso un più facile utilizzo dei servizi,quando si è fautori dell’app che sicuramente ha visto guadagni sostanziosi. Vorrei far vedere al sig.Fontana che cosa è riuscito a creare negli uffici pubblici,per non parlare
      del pubblico anziano, bisogna essere cinici ,nel non vedere lo sguardo perso di un anziano, mentre impiegati sempre più sgarbati e intolleranti a tutto ,enunciano le nuove regole per poter avere un documento di identità.
      Quindi non venite a raccontarci che le innovazioni spaventano ma poi non ne potremmo fare a meno,faremmo a meno degli
      impiegati ciondoloni e maleducati e anche di alzate d’ingegno di qualcuno ingolosito dai guadagni.

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