La Fondazione Nenni alla prima giornata del Congresso UILTEC

-di VALENTINA BOMBARDIERI-

Giorgia, Stefania e Mara. Le soprano del trio “Appassionante”. Sono loro ad aprire il II Congresso Nazionale della Uiltec. La cornice è quella della bellissima città di Napoli e della Sala Congressi della Stazione Marittima. Tre donne ad aprire il Congresso regalando alla platea un mix esplosivo tra canzone napoletana, musica classica e pop. 

Una attenzione, quella della Uil, sempre più evidente verso il mondo delle donne. Infatti la prima delegata  a prendere la parola è una donna. Lei è la giovanissima Eleonora Di Prisco della Uiltec di Milano. Una analisi attenta e puntuale sul mondo del lavoro che cambia e su come la Uil riesca ad andare coerente e coesa tutta nella stessa direzione. Eleonora sottolinea i successi della categoria. Ventidue contratti collettivi firmati nel 2018 che interessano una platea di circa 1.500.000 lavoratori con una organizzazione articolata in 19 sedi regionali e 60 strutture territoriali. 

“Prima il lavoro” lo slogan del Congresso. Lo slogan da cui parte Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania per i tradizionali saluti di rito.

La Uil si dimostra come sempre disponibile è aperta al dialogo. Gli interventi di Enrico Panini, Assessore del Lavoro, delle Attività Economiche e del Bilancio del Comune di Napoli e Sonia Palmeri, assessore della Regione Campania al Lavoro e alle Risorse Umane, ne sono la prova. Così come il videomessaggio di Claudio De Vincenti, Ministro per la coesione sociale e il Mezzogiorno. Sono la prova di un mondo che cresce e che riesce a dialogare con tutte le parti sociali. Un percorso quello congressuale ricco di contributi da ogni parte del mondo del lavoro. Questa è la forza della Uiltec, quella di avere una visione d’insieme sui problemi della categoria. E gli interventi delle personalità che hanno partecipato alla prima giornata congressuale ne sono la prova.

Un mondo, quello della Uil, che cambia e che si adatta. Perché come ricorda sempre il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, che interverrà nella giornata di domani, se il cambiamento non arriva dal’interno dell’organizzazione sarà imposto dalle forze politiche e sociali.

Da sottolineare l’innovazione della relazione del segretario generale della Uiltec, Paolo Pirani. Innovazione spiegata in maniera attenta e puntuale dal bravissimo Mauro Sasso, responsabile dell’Organizzazione. Nessuna relazione frontale, niente dogmi imposti da un piedistallo ma una relazione basata su domande e risposte. La Uil è con la gente e tra la gente. Quattro poltrone rosse a destra della sala. Tre giornalisti, Rita Querzè (Corriere della Sera), Roberto Giovannini (La Stampa) e Antonio Sciotto (Il Manifesto) e Paolo Pirani. 

“La necessità di un equilibrio politico che ponga le basi per una seria governabilità. Perché il voto del 4 marzo è figlio anche delle diseguaglianze sociali, della precarietà, dalla distanza fra le aree del Paese che il dopo crisi ha marcato più profondamente”. Una analisi sul mondo del lavoro che cambia e sulla volontà della Uil e della Uiltec di “intervenire con estrema decisione su una politica salariale diversa e su una decisa manovra tesa a ridurre gli oneri fiscali sul lavoro”. 

La tecnologia e l’impatto di questa sul mondo del lavoro impongono, secondo il segretario generale della Uiltec, un cambio di passo. “La voglia di investire e il ritorno al rischio imprenditoriale diventano”, come afferma Paolo Pirani, “una direttrice di politica economica fondamentale per le sorti future del nostro assetto economico”. Agli imprenditori vanno garantite condizioni per lavorare e certezze in ogni direzione. “Meno tasse sul lavoro, più equità con una riforma fiscale profonda, al fine di contribuire ad una dinamica salariale molto diversa da quella che ha contrassegnato il passato”. 

Fortemente critico l’atteggiamento nei confronti della politica e delle istituzioni (come dimenticare la tentata cessione di Versailles ad un fondo statunitense). Secondo Paolo Pirani è necessaria la centralità della sua categoria nel ruolo della chimica. Necessario che diventi infatti un settore guida del settore produttivo per poter offrire un duplice contributo: creare lavoro e ricchezza da un lato e una migliore vivibilità e rispetto per l’ambiente. 

Paolo Pirani non può poi non ricordare i 32 contratti nazionali della Uiltec, risultati ottenuti anche grazie all’unità sindacale. A testimonianza di ciò gli interventi conclusivi della prima giornata congressuale sono affidati a Emilio Miceli, segretario generale Filctem Cgil, Nora Garofalo, segretario generale della Femca Cisl, Carlo Meazza, segretario generale Flaei Cisl e Luc Triangle, segretario generale Industrial Global Union. 

Valentina Bombardieri

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